Allo Scida va di scena la gara obbligata (a vincere) per i pitagorici che hanno solo sette punti in sei gare, e gara della possibile svolta (tra le primissime della classe) per i lucani che possono agganciare o superare Juve Stabia e Benevento uniche a stargli sopra in classifica; i lucani vengono anche dall’impresa infrasettimanale del superamento del turno di Coppa Italia di Serie C ai calci di rigore contro il Taranto.

Primo tempo

Cercano sin dall’inizio i ragazzi di Zauli di muovere la palla e schiacciare gli ospiti, ma il Picerno non solo gioca sia basso che sulla mediana ma addirittura passano subito al 5’: pressione saltata, cambio di lato veloce con Esposito dalla sinistra che mette sul lato debole dove Murano, solo, batte al volo dove Dini non arriva. La reazione non è certo veemente, si cerca di pressare alto e palleggiare sulla linea dei tre trequarti, ma mancano sovrapposizioni e precisione.

All’11’ però è la traversa a negare a Leo, su schema di calcio d’angolo il goal del pari di testa. Ma fino al 25’ si vede una manovra lenta e prevedibile con Petriccione lasciato ad inventare in quello che sembra un deserto di iniziative. Con il Picerno che non disdegna di affacciarsi dalle parti di Dini. Al 26’ arriva l’ancora di salvataggio per i pitagorici: altro angolo, altro schema che Gigliotti riesce a concludere positivamente calciando al volo un sinistro che Merelli non può intercettare; pari che ora i padroni di casa devono meritare.

Ed invece è di nuovo il Picerno a mostrare lucidità e fluidità di manovra riuscendo anche ad arrivare prima sulle seconde palle e lasciando al Crotone tiri da fuori che sanno di improvvisazione. La prima frazione di gioco si chiude infatti con il Picerno certamente non meno pericoloso del Crotone che, di manovrato, trova solo una ripartenza che trova Giron crossare solo al secondo tentativo; poi come un fulmine, arriva il primo tiro da fuori di Tribuzzi nello specchio, Merelli respinge prima che un compagno metta in angolo e Gomez incorna a modo suo portando in vantaggio i suoi, quasi inaspettatamente proprio allo scadere del 45’ minuto.

Secondo tempo

Longo cambia subito inserendo De Cristofaro per Vitali e Gilli per Allegretto, ed il Picerno torna a comandare il gioco con ancora più continuità di prima con i primi 15 minuti che vedono i padroni di casa spettatori. Così Zauli inserisce D’Errico e Tumminello per Felippe e Gomez. Ora forse la gara vinta contro il Taranto solo ai rigori di coppa si sente nelle gambe dei ragazzi di Longo che comunque al 67’ hanno una occasionissima: Guerra lascia partire un gran cross, Vitali colpisce in tuffo ma il pallone esce di poco a lato. Ma ora almeno il Crotone cerca di ribattere colpo su colpo con D’Ursi che rimane il più pericoloso.

A dieci minuti dal 90’ entra Diop tra gli ospiti e Zauli risponde con Bove per Loiacono e Giannotti per Petriccione migliore in campo. Dopo troppi pericoli, ora il Crotone cerca di addormentarla col mestiere. Così anche nei 5 minuti di recupero D’Errico e compagni riescono a portare con sofferenza a casa i tre punti.

CROTONE (4-2-3-1): Dini; Leo, Loiacono (dall’80’ Bove), Gigliotti, Giron; Petriccione (dall’80’ Giannotti), Felippe (dal 59’ D’Errico); D’Ursi, Vitale (dal 68’ Vinicius), Tribuzzi; Gomez (dal 59’ Tumminello).
All. L. Zauli

PICERNO (4-2-3-1): Merelli; Guerra, Allegretto (dal 46’ Gilli), Garcia, Pagliai (dal 58’ Ceccarelli); Gallo, De Ciancio; Vitali (dal 46’ De Cristofaro), Graziani (dall’80’ Diop), Esposito (dal 70’ Maiorino); Murano.
All. E. Longo

RETI: Murano (AZP) al 5’; Gigliotti (KR) al 26’; Gomez (KR) al 45’

ARBITRO: Mattia Ubaldi

AMMONIZIONI: Pagliai (AZP) al 55’; Esposito (AZP) al 61’; Tribuzzi (KR) al 91’

ESPULSIONI: Collaboratore tecnico del Picerno all’88’