I provvedimenti riguardano tifosi della Reggina e due dirigenti della Palmese, oltre a quattro ultras della compagine tirrenica
Tutti gli articoli di Sport
PHOTO
Non si è fatta attendere la risposta del Questore della Provincia di Reggio Calabria dopo i deprecabili episodi del 27 gennaio e del 3 febbraio scorso, relativi rispettivamente all’incontro disputato allo stadio Lo Presti di Palmi tra Palmese e Gela ed agli scontri avvenuti tra i tifosi della Reggina e quelli del Catanzaro all’esterno dello stadio “O. Granillo” al termine dell’incontro tra le due compagini.
Il Questore Raffaele Grassi ha infatti emesso 11 Daspo, 5 nei confronti di altrettanti tifosi reggini, 2 nei confronti di dirigenti della Palmese e 4 a carico di tifosi di quella compagine di Palmi.
Nello specifico, i 5 provvedimenti a carico di tifosi della Reggina, emessi lo scorso 8 febbraio, riguardano: L.V. 35enne, tratto in arresto in occasione degli scontri poiché resosi responsabile del reato di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, per aver aggredito il Vice questore vicario della Provincia di Reggio Calabria ed il suo autista; il secondo, per la durata di otto anni, è stato irrogato nei confronti di Z. M., 40 anni, negli anni scorsi già destinatario di altri due analoghi provvedimenti interdittivi; il terzo, di quattro anni è stato irrogato nei confronti di M. P., 29enne, deferito in stato di libertà in occasione degli scontri da parte del personale dell’Ufficio Volanti poiché reso-si responsabile di un fitto lancio di pietre all’indirizzo dei tifosi catanzaresi. I rimanenti due, entrambi per la durata di anni tre sono stati irrogati nei confronti di F. D. G., 50 anni, e M. N. A., 46 anni, resisi responsabili di aver tentato di sottrarre all’arresto il citato L.V. nonché di aver aggredito i tifosi catanzaresi con l’uso delle cinture e calci.
Unitamente al provvedimento di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono tutte le manifestazioni calcistiche di qualsiasi serie e categoria, è stato, inoltre, imposto ai l’obbligo di presentazione in questura mezz’ora dopo l’inizio del primo tempo e mezz’ora dopo l’inizio del secondo tempo di tutte le manifestazioni sportive nelle quali sia impegnata, a qualsiasi titolo, la Reggina.
Risalgono invece allo scorso 12 febbraio sei provvedimenti di Daspo nei confronti di due dirigenti sportivi e quattro tifosi della Palmese responsabili a vario titolo di aver scavalcato la recinzione che separa le tribune dal rettangolo di gioco, essere entrati in campo e aggredito con calci e spintoni i giocatori siciliani che stavano festeggiando la vittoria della partita: il primo daspo, della durata di un anno, è stato emesso nei confronti di E. N. 27 anni, dirigente sportivo della Palmese, per aver istigato con la sua condotta i giocatori avversari, innescando una mischia con spintoni reciproci in cui restavano coinvolti tutte le persone raggiunte dall’odierno provvedimento inibitorio; il secondo, di due anni è stato irrogato nei confronti di L. P., 35 anni, anch’egli dirigente sportivo della squadra reggina, responsabile di essersi scagliato contro i giocatori del Gela aggredendoli con calci; gli altri quattro provvedimenti sono stati emessi per la durata di tre anni nei confronti di altrettanti sostenitori della Palmese resisi responsabile di aver scavalcato la recinzione che separa le tribune dal rettangolo di gioco ed aver invaso il campo: O. C. 18 anni, D . F. V. 18 anni, A. C. 21 anni e A. G. 17 anni, gli ultimi due pronipoti del defunto boss Domenico Alvaro, alias “Micu ‘U Scagghiuni”.
Unitamente al provvedimento di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono tutte le manifestazioni calcistiche di qualsiasi serie e categoria, è stato, altresì, imposto ai predetti l’obbligo di presentazione presso gli Uffici di polizia mezz’ora dopo l’inizio del primo tempo e mezz’ora dopo l’inizio del secondo tempo di tutte le manifestazioni sportive nelle quali sia impegnate, a qualsiasi titolo, la Palmese.