Non c'è limite alla crisi della Reggina. Gli amaranto cadono anche al Via del Mare, rimediando la quinta sconfitta nelle ultime sei, acuendo una disperazione sempre più palpabile e, forse, iniziando a far seriamente scricchiolare la panchina di Alfredo Aglietti.

Lecce-Reggina, le scelte

Nonostante i dubbi della vigilia c'è ancora Adriano Montalto nella prima linea offensiva della Reggina. L'ex Bari compone il tandem a tre con Bellomo e Rivas, a centrocampo ancora Cortinovis con Hetemaj e Bianchi. Nel Lecce tridente pesante: dentro Coda, ai suoi lati la prepotenza tecnica e atletica di Strefezza e Di Mariano.

Lecce-Reggina, primo tempo

Dieci minuti di studio, poi il Lecce quasi la sblocca al primo affondo. Gendrey va al cross dalla trequarti, il pallone scivola fino a Gargiulo, appostato dalla parte opposta. Tiro del centrocampista, muro di Cionek sulla linea, poi Mayer spara fuori da pochi passi. L'assaggio della sfida, al netto di quest'estemporanea chance giallorossa, non è un inno al calcio.

La Reggina si vede per la prima volta dalle parti di Gabriel alla metà esatta del primo tempo. Montalto colpisce di testa un campanile alzato da Dermaku, apparecchiando la tavola per l'inserimento a fari spenti di Cortinovis. Da pochi metri il 72 alza troppo il lob, pallone che scavalca la traversa. Dopo lo spavento, il Lecce passa. Cross dalla sinistra di Di Mariano, la palla sbuca sul secondo palo dove Coda affetta la difesa amaranto con un colpo di testa che regala a Gargiulo la palla dell'1-0, esultano i novemila del Via del Mare.

Uno a zero, dunque. Zero che, poi, è lo stesso numero di occasioni create dalla Reggina dopo lo svantaggio. La reazione degli uomini in bianco è solletico per la coriacea difesa del Lecce, nessuno degli ospiti calcia mai nello specchio della porta difesa da Gabriel nel corso dei primi quarantacinque minuti del Via del Mare. Allo scadere, nei salentini si fa male Massimo Coda, sostituito da Olivieri.

Lecce-Reggina, secondo tempo

Alla ripresa delle ostilità, l'orchestra continua a suonare la stessa sinfonia, di marca giallorossa. Olivieri si presenta alla partita con un tiro da fuori che mette i brividi a Turati. Poco dopo la Reggina perde due pezzi per il futuro prossimo: mini rissa in campo, ammoniti Hetemaj, Cionek e Di Mariano. Sia il difensore che il finlandese erano diffidati, salteranno l'Alessandria.

Al quarto d'ora della ripresa, Baroni la chiude. Entrano Ricci e Galabinov, ma venti secondi dopo Strefezza disintegra la linea difensiva di Aglietti, Mayer si va in penetrazione e mette a nudo tutti i limiti della Reggina siglando un 2-0 che assume i contorni della perentorietà.

La restante parte del match vede il dominio territoriale del Lecce, che però evita di rendere brutale il punteggio e si accontenta di un doppio vantaggio che scorre innocuo fino al minuto novantaquattro.

Il tabellino

Lecce-Reggina 2-0
Marcatori: 27' Gargiulo, 61' Mayer

Lecce (4-3-3): Gabriel; Gendrey, Dermaku, Lucioni, Gallo; Gargiulo, Hjulmand, Majer (dal 77' Blin); Strefezza, Coda (dal 43' Olivieri), Di Mariano (dal 77' Rodriguez). A disposizione: Bleve, Samooja, Meccariello, Helgason, Bjarnason, Listkowski, Bjornkengren, Barreca, Calabresi. Allenatore: Baroni.

Reggina (4-3-3): Turati; Adjapong, Cionek, Regini, Di Chiara; Hetemaj, Crisetig (dal 70' Bianchi), Cortinovis (dal 70' Tumminiello); Bellomo (dal 61' Ricci), Montalto (dal 61' Galabinov), Rivas (dal 74' Liotti). A disposizione: Micai, Lakicevic, Liotti, Loiacono, Stavropoulos, Bianchi, Gavioli, Laribi, Ricci, Denis, Galabinov, Tumminello. Allenatore: Aglietti.

Arbitro: Manuel Volpi di Arezzo. Assistenti: Pietro Dei Giudici di Latina e Luca Mondin di Treviso. IV ufficiale: Davide Moriconi di Roma 2. VAR: Luigi Nasca di Bari. A-VAR: Pasquale Capaldo di Napoli.

Note: recupero 1 pt-recupero 4 st. Spettatori 9.026 per un incasso di € 94.780.

Ammoniti: Crisetig, Cionek, Di Mariano, Hetemaj.