Ha colto l'attimo, Nicolò Martinenghi, ma non canta ancora l'inno per la scaramanzia. C'è la staffetta mista almeno. Intanto la medaglia d'oro al collo gliel'ha messa la principessa Anna, e lui ha sorriso al mondo quando sono risuonate le note del Canto degli Italiani che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva chiesto agli azzurri di far risuonare spesso. «Non so cosa dire, sono senza parole, se non che ancora una volta ho dimostrato che non conta il tempo ma saper cogliere l’attimo». Un Nicolò Martinenghi pieno di gioia, quello che appena vinto l'oro dei 100 rana alle Olimpiadi di Parigi 2024 parla della sua impresa. «Il tempo non è dei migliori, ma a me interessa solo essere sul quel podio e sentire l'inno italiano, anche se non lo canto, non per menefreghismo, ma per scaramanzia».

«Questa medaglia è per tutti quelli che mi vogliono bene - ha aggiunto - la mia famiglia, la mia ragazza. Mi mancava solo l'oro olimpico. Cosa ho pensato durante la gara? Niente, solo a stare davanti».

Leggi anche

«Ci sono tante cose che vorrei dire, ma penso che il mio sorriso racchiuda tutto. Penso alla mia famiglia che mi guarda da casa... alla loro gioia. Oggi qualcuno credeva in me più di me stesso, a cominciare dal mio allenatore Marco (Pedoja, ndr) con l'oro olimpico al collo so che è una emozione incredibile anche per lui – ha detto ancora Martinenghi, dopo la premiazione –. E volevo ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato durante un anno difficile. Oggi è stato qualcosa di incredibile e mi darà una grande mano per proseguire in questi Giochi». «Alle Olimpiadi bisogna saper essere al posto giusto nel momento giusto - ha poi ripetuto - Ringrazio anche Domenico Fioravanti che mi ha scritto, portiamo avanti la tradizione della rana italiana».