VIDEO | Il presidente dell'associazione italiana allenatori ospite di un incontro pubblico a Caulonia. Presente anche il numero uno del comitato regionale della lega dilettanti Saverio Mirarchi
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Un confronto a più voci sui temi del calcio dilettantistico e medicina dello sport insieme a vecchie glorie del calcio calabrese e semplici appassionati. A discuterne a Caulonia il presidente dell’associazione italiana allenatori Renzo Ulivieri, tecnico di lungo corso e attualmente alla guida della squadra femminile del Pontedera. Ospite dell’amministrazione comunale cauloniese il trainer toscano ha tracciato un bilancio della sua attività alla guida del sodalizio con sede a Coverciano fissando gli obiettivi per incrementare il settore della prevenzione nel mondo del calcio.
«L’impegno in questo settore è portare avanti un’attività che abbia un senso sociale, che riguardi anche la salute fisica e mentale – ha detto Ulivieri - Questo vuol dire operare insieme con i dettami della medicina, altrimenti rischiamo di fare danni. La medicina sportiva è dentro il nostro mondo, diventando nel tempo materia di insegnamento per gli aspiranti allenatori. Carenza di talento? È un aspetto particolare, è vero che per diventare giocatori di calcio ci sono regioni che a seconda dei momenti storici producono di più, e ciò avviene anche per un fatto di riscatto sociale, ma si tratta di un problema sentito maggiormente all’estero».
Nell’occasione è stato fatto il punto sullo stato di salute del calcio giovanile in Calabria, un movimento che coinvolge centinaia di persone in tutte le province. «Il nostro, per quanto attiene ai numeri è il calcio maggiore – ha rimarcato il presidente della Lega dilettanti Saverio Mirarchi - quello medico è un aspetto di grande responsabilità. È giusto che i ragazzi crescano e si divertano in massima sicurezza. Abbiamo necessità da parte del Ministero affinchè metta a disposizione del mondo dello sport ogni mezzo per consentire di fare calcio in grande sicurezza».