A Roma le riunioni organizzative si susseguono. Sul piatto c’è tanto da decidere. In giro per l’Italia la notizia più attesa, però, è quella legata ai ripescaggi.

In ballo ci sono quattro posti sicuri più altri due opzionabili, anche se più di qualcuno giura che le caselle mancanti nel prossimo torneo di serie C saranno molte di più.

Almeno nove. A guardare le varie inchieste già aperte e i fallimenti dietro l’angolo, difficile dargli torto. *Situazione che in casa Vibonese e Reggio, potrebbe far tornare di moda la terza serie nazionale*. Tuttavia, ragionando sulle sicurezze, sappiamo che la definitiva graduatoria ripescaggi  verrà stilata con il solito metodo dell’alternanza. Vincenti e finaliste play off di serie D, da una parte, e retrocesse dalla Lega Pro, dall’altra. Aspettando i verdetti definitivi, tra le pretendenti al salto di categoria provenienti dai dilettanti c’è da dire che delle prime undici solo cinque avrebbero i requisiti economici e strutturali necessari. Campodarsego, Caronnese e Francavilla, infatti, sarebbero out per lo stadio non a norma e la Lega è stata chiara in questo senso: nessuna deroga verrà concessa. A rischiare di restare a bocca potrebbe essere anche la Torres reduce da un freschissimo illecito sportivo ed il Lecco fuorigioco per fallimento, è di queste ore l’arresto del patron per bancarotta fraudolenta. All’appello resterebbero, il condizionale è d’obbligo, solamente: Fano, Cavese, Fondi, Olbia, Gavorrano e Corregerese. Tra questi club quanti  avranno la possibilità di versare, seppur anche a rate, i
300mila euro a fondo perduto, richiesti?

Ragionando, sulle statistiche questa volta, solo un terzo. *Ecco perché a vibo Valentia e Reggio Calabria potrebbe tornare di moda la terza serie nazionale*.