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Avrebbe dovuto creare un nuovo Catanzaro. Sicuramente diverso da quello che i tifosi giallorossi avevano conosciuto negli ultimi anni. Il suo ingaggio a lungo termine avrebbe dovuto garantire l’equilibrio fin da subito ed una crescita costante con il passare del tempo. Le sue conoscenze da serie A avrebbero dovuto portare sui tre Colli diversi campioncini pronti a farsi le ossa in terza serie.
Dalle premesse agli abbagli. A distanza di quattro mesi nulla o quasi di tutto questo si è concretizzato. Il Catanzaro si ritrova ultimo in classifica e il suo andamento retrocessione diretta. Peggio dello scorso anno. Molto peggio. Nessuno in terza serie ha sul libro paga quattro allenatori. Praticamente uno al mese. Sul banco degli imputati non può non esserci Antonello Preiti. L’uomo che ad agosto silurò Erra, qualche giorno dopo promosse il troppo acerbo Spader, ad ottobre ingaggiò Somma per poi virare su Zavettieri.
I tifosi chiedono la testa di Preiti. E’ lui che i tifosi, già da settimane vorrebbero lontano da Catanzaro. Al pari di 4/5 giocatori non proprio all’altezza. Una rivoluzione che la società ,che paga a carissimo prezzo la fiducia riposta all’ex Parma, pare abbia già fatto partire richiamando Carmelo Moro nel ruolo di direttore tecnico. Una figura forte che fa pensare ad un imminente allontanamento di Preiti. Oppure no. Che il direttore sportivo oggi sia con le valige in mano o meno, poco importa. Adesso servono i punti. E a gennaio un restyling pesante della rosa.