La Vibonese fa suo il derby, torna alla vittoria tra le mura amiche e, soprattutto, rientra a pieno titolo in zona play off. Decisiva la marcatura di Silvestri in avvio. Il Rende, invece, avrebbe certamente meritato di più, al termine di una bella prestazione vanificata dalle troppe occasioni sprecate. Viene punito dai suoi errori e dalla resilienza dei padroni di casa.

 

Vibonese-Rende va in scena davanti a poco più di mille spettatori, in un mite clima preserale. Ospite del Luigi Razza anche il presidente di Lega Pro Ghirelli, affiancato dal direttore generale Paolucci. Entrambe le squadre fanno i conti con qualche defezione. Tra i padroni di casa quella di Camilleri, squalificato, e Altobello, infortunato, obbliga mister Orlandi a rivedere la difesa, schierando l’inedito tandem Malberti-Silvestri. Il grande ex di turno è il tecnico biancorosso Francesco Modesto, che prima di spiccare il volo da calciatore professionista nei grandi palcoscenici di Serie A, indossò la maglia della Vibonese durante l’indimenticata era Pasquino.

 

La gara è vivace sin dalle prime battute ed è la Vibonese a passare subito in vantaggio. Scocca il minuto numero sei, quando Malberti di testa obbliga Borsellini ad un miracolo sugli sviluppi di una punizione di Scaccabarozzi dalla destra. Nel successivo corner di Tito è Silvestri, con un magnifico colpo di testa in tuffo, a gonfiare la rete del Rende. Gli ospiti però provano subito a reagire e così al 10’ Actis Goretta chiama Zaccagno ad un volo d’angelo con una bordata dal limite. Tre minuti dopo è un rinvio sporco di Silvestri, ribattuto da Vivacqua, a mettere i brividi all’estremo di casa.

 

Al 15’ è Melillo a sfiorare il capolavoro: prima scambia con Bubas bruciando due avversari, poi rifila un tunnel a Minelli, quindi prova uno splendido tiro a giro dai venticinque metri che Borsellini smanaccia via dall’incrocio dei pali. Il Rende è vivo e al 20’, con Actis Goretta chiama Zaccagno alla presa bassa. Un minuto dopo ci prova Rossini, sempre dal limite, e sfiora il palo della difesa rossoblù. Un altro giro di lancette e stesso copione: stavolta è Borello a calciare, scheggiando il legno con una rasoiata. Al 29’ è ancora Borello ad incunearsi sulla destra, superando in tackle Malberti per poi sfiorare nuovamente il pari. Scocca il 39’ quando Actis Goretta gonfia la rete di Zaccagno, ma il direttore di gara aveva già fermato il gioco per una carica su Silvestri. La prima frazione si conclude con la Vibonese in vantaggio. Il Rende costruisce, spreca, merita certamente, ma non sfonda. La ripresa parte con le squadre nuovamente intraprendenti. Al 4’ segna Actis Goretta ma l’arbitro, su segnalazione del guardialinee, annulla per offside. Orlandi a questo punto decide di rafforzare la mediana, inserendo Collodel per uno spento Allegretti.

 

La Vibonese arretra visibilmente ma è più equilibrata davanti ad un Rende a trazione anteriore. I biancorossi continuano a spingere e al 14’ Rossini prova il jolly con una bella rovesciata che termina però a lato. Modesto al quarto d’ora inserisce forze fresche: dentro Negro e Zivkov per Actis Goretta e Blaze. E al 20’ è proprio Negro a rendersi pericoloso, dopo una bella progressione di Vivacqua ma Zaccagno blocca in presa sicura. Con gli ospiti sbilanciati in avanti, la Vibonese si fa viva di rimessa, al 23’ con Bubas il cui pallonetto dai quaranta metri è però fuori misura. Così come è fuori misura la conclusione di Scaccabarozzi al 26’, che spreca malamente dal limite, dopo un bel tacco di Melillo. Orlandi a questo punto cambia ancora: fuori Melillo e Prezioso, dentro Ciotti e Maciucca. I rossoblu di casa si rendono quindi pericolosi al 31’ proprio con Ciotti che schiaccia troppo dopo una bella elevazione su punizione dalla linea mancina di Tito. Al 35’ è ancora Rende, con Vivacqua che calcia sporco dal limite e obbliga ancora Zaccagno agli straordinari. Nel finale, Modesto tenta il tutto per tutto con Leveque al posto di Germinio. Il risultato però non cambia. Finisce 1-0 per i rossoblu. I migliori Zaccagno, Obodo e Silvestri per la Vibonese. Per il Rende Minelli e Franco.