Un'impresa storica e stoica ancora ben impressa negli occhi dei calciatori e di tutta la tifoseria, dopo una stagione vissuta sulle montagne russe e con l'impellenza di correre per non essere risucchiata dagli spettri della retrocessione. La Paolana alla fine ce l'ha fatta, scrivendo anche un capitolo della storia dell'Eccellenza calabrese: nessuna squadra, nell'ultra-trentennale vita del massimo campionato regionale, aveva mai raggiunto la salvezza diretta da ultima in classifica alla fine del girone d'andata.

Le parole di mister De Domenico

Questo amplifica ancora di più il miracolo della squadra allenata dallo scalpitante e giovane mister Biagio De Domenico, il quale si è meritato la riconferma sulla panchina bianco/azzurra. Ora però c'è da programmare la prossima stagione e guardare avanti, come insegna una vera mentalità vincente. Ed è proprio mister De Domenico, in vista dell'avvio della preparazione il prossimo primo agosto, a fare il punto della situazione soprattutto per quel che riguarda la gestione rosa: «Abbiamo cambiato molto rispetto allo scorso anno poiché abbiamo cercato di puntellare la squadra secondo quelle che sono le mie caratteristiche di gioco, anche se va fatto un plauso a tutti i ragazzi che nella scorsa stagione hanno centrato l'impresa. La scelta di cambiare qualcosa, inoltre, è stata dettata dalla ricerca di alcuni profili che nello scorso campionato non ho potuto prendere, colmando così le lacune. Cambiamo pelle sì, ma con la massima umiltà, perché il risultato non si raggiunge con i nomi ma con il lavoro. E inoltre le aspettative sono fatte per essere deluse. Non parliamo di obiettivi, ma vogliamo solo lavorare».

«I campionati non si vincono con i nomi»

Si volta pagina dunque in casa Paolana, anche se il recente passato non si deve scordare e, per certi versi, deve servire anche da monito: «Lo scorso anno - evidenzia il mister - abbiamo fatto un miracolo, anche se purtroppo la partenza a rilenta aveva inciso parecchio poiché ha portato anche ad un ritardo di condizione. Quest'anno, con un po' più di esperienza, cerchiamo di fronteggiare gli errori del passato. Sicuramente vogliamo fare bene ma senza voli pindarici. Questo è un progetto a lungo termine e sono orgoglioso di farne parte».


Non si parla di obiettivi anche se la rosa è importante e avrebbe tutte le carte in regola per insidiare le zone di vertice, ma il tecnico non vuole fare programmi: «Innanzitutto lo staff societario è da elogiare perché mi ha messo nelle condizioni di lavorare, mettendomi a disposizione giocatori di esperienza e qualità. Per quanto riguarda il possibile inserimento nella griglia playoff, secondo me ancora è presto per parlarne perché ripeto, i campionati non si vincono con i nomi, ma dobbiamo metterci in testa di essere dei lavoratori e di voler sudare la maglia».