La spinta dei tifosi, giunti numerosi a Vibo, dimostra il grande entusiasmo che si è creato attorno alla squadra. Non ce l’ha fatta l’Amantea a salire di categoria, ma il lavoro della dirigenza, del tecnico Pirillo e della squadra è stato comunque apprezzato dal popolo blucerchiato. Una stagione sopra le montagne russe per l’Amantea, partita in ritardo e con tanti problemi, ma poi in grado di lasciare il segno con una lunga serie di vittorie. È mancata l’affermazione finale, ma per la dirigenza tirrenica era importante però ripartire e, al di là della sconfitta nello spareggio, la squadra ha dato determinate risposte.

Il direttore generale Giovanni Berardone rivolge «un plauso ai ragazzi e allo staff per quello che hanno fatto. Siamo ripartiti con tante difficoltà, ma il nostro obiettivo l’abbiamo centrato. Restiamo fiduciosi per il futuro: abbiamo tanta voglia di far bene».

Una formazione giovane, quella dell’Amantea, con tanti calciatori del territorio, affidata alla guida sicura di Fabrizio Pirillo. Il progetto della dirigenza diretta da Gianfranco Nesi è stato portato a compimento con una gestione oculata, a cui ha fatto seguito un lodevole percorso della squadra in campionato. «Noi abbiamo imparato che riuscendo a collaborare fra tutti noi dirigenti e anche con gli sponsor, che ringrazio per averci sostenuto – conclude il dg blucerchiato – facendo scelte oculate e giocando con i giovani si possono ottenere determinati risultati ed è quello che faremo nel prossimo futuro».