Non svegliateli. Non fermateli. Come la “banda” di Ivano Fossati. E’ troppo bello per essere interrotto. E’ il sogno a tinte biancorosse del Rende. Regina incontrastata del calcio calabrese. La sua favola sta facendo il giro d’Italia. E la squadra di Bruno Trocini non ha nessuna intenzione di chiudere il libro. Aperto un pomeriggio di mezz’estate con l’arrivo del fax che confermava il ripescaggio in Serie C. Esploso il 26 agosto all’esordio contro la Reggina. Arriva un successo storico. E chi ben incomincia è a metà dell’opera. Che si trasforma in impresa mettendo in fila successi, vittorie stagionali e posizione in classifica. Mai il Rende si era spinto così in alto tra i professionisti. Dietro solo alle super corazzate del torneo. Davanti a tutte le cugine di Calabria. Già le altre formazioni di casa nostra. Le vittime preferite di questo Rende. Battute 5 volte su 7 tra campionato e coppa. Provate a chiederlo al Catanzaro cosa significa affrontare il Rende in un derby. Cominceranno a sudare freddo. Tre sconfitte su tre partite fanno male. Malissimo. Lo sa bene Alessandro Erra esonerato subito dopo il ko del “Lorenzon”. Lo ha capito Davide Dionigi messo sulla graticola dopo la debacle di domenica.  

 

Lo ha provato sulla sua pelle anche Agenore Maurizi al tappeto due volte su tre con la sua Reggina nelle straregionali contro il Rende e vincente solo in Coppa Italia.

 

L’unico a rimanere indenne, al momento, è il Cosenza frenato sullo 0-0 nel primo scontro stagionale. Non resta che attendere il return match in programma il 22 aprile. E nel frattempo godersi il sogno. A suon di "rock" come la banda di Ivano Fossati.