Il critico d'arte e deputato di Forza Italia, già in Calabria per altri appuntamenti, ha raggiunto il capoluogo pitagorico invitato dal sindaco Pugliese e dall'assessore De Luca, i quali hanno sottoposto l'annosa questione dell'impianto sportivo. Il professore ha detto che farà da tramite con il Governo
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«I reperti archeologici hanno una loro vita, diversa dalla nostra. Se c'è uno stadio in un'area archeologica, l'unica cosa da fare è riuscire a conciliare le due cose. Non ha senso distruggere uno stadio per recuperare un'area se non lo hanno fatto prima». A dichiararlo è Vittorio Sgarbi, critico d'arte e deputato di Forza Italia, arrivato nel pomeriggio a Crotone per un sopralluogo all'Ezio Scida, al centro in questi ultimi mesi del dibattito.
«Ammesso che ci sia qualcosa sotto – continua il professore – l'occasione propizia è un negoziato tra chi fa lo stadio e chi interviene per recuperare i beni archeologici. Qualunque veto rimane una limitazione alla storia di una città; bisogna essere positivi». Sgarbi ha fatto, inoltre, notare che tutti i palazzi costruiti intorno allo stadio – edificato nel 1935 – umiliano comunque l'area archeologica sottostante.
«Lo stadio deve rimanere qui – ha dichiarato il professore – e tutti gli interventi necessari (riferendosi ai reperti presenti nella zona dell'impianto n.d.r.) andrebbero fatti contestualmente. Anzi, mettere insieme il luogo del gioco, che ha una tipologia architettonica antica come lo stadio del mondo greco, e sotto avere un'area archeologica è una condizione ottimale».
Facendo un quadro della situazione, la Soprintendenza ha imposto lo smantellamento delle due strutture amovibili e, conseguentemente, la rimozione totale dello Scida affinchè siano presenti solo i reperti nell'area: per costruire il nuovo stadio servono tre anni di lavoro, nel frattempo la richiesta che si fa è che si continui a giocare allo Scida finchè non sarà pronto il nuovo stadio. Tra l'altro, secondo studi scientifici, le strutture di Curva e Tribuna non hanno arrecato danni al tesoro archeologico presente nel sottosuolo. «Cosa sono tre anni rispetto all'immortalità e all'antichità? - continua Sgarbi – quando sarà pronto il nuovo stadio, qui (riferendosi allo Scida n.d.r.) faranno quello che vogliono. Tre anni non sono niente».
Accompagnato dal sindaco Ugo Pugliese e dall'assessore comunale all'Impiantistica Sportiva Salvatore De Luca, Vittorio Sgarbi ha poi visitato all'interno lo stadio con la sua solita verve, proponendosi anche come parlamentare di fiducia della città di Crotone. Il professore, complimentandosi per la bellezza dell'impianto e sperando che la squadra rossoblu ritorni in Serie A, ha assicurato che prenderà appuntamento con il sottosegretario ai Beni Culturali per sottoporre la questione.