Una rete di Cheddira allo scadere del primo tempo condanna il Cosenza alla prima sconfitta casalinga del campionato. Il Bari ha fallito pure un penalty, ma ha sofferto parecchio rischiando più volte di capitolare prima di cogliere il gol partita, legittimando poi il successo nella ripresa, con una supremazia territoriale condita da qualche sporadica opportunità di raddoppiare. I rossoblù recriminano per le occasioni fallite sullo zero a zero e per l’errore di Matosevic, nettamente in ritardo sul colpo di testa vincente dell’attaccante biancorosso. Note positive sono giunte da Brescianini, una prova decisamente sopra le righe, ed anche da Brignola che però deve imparare ad essere meno egoista ed a cercare di più il dialogo con i compagni.

Subito il rigore

L’incontro si accende dopo appena due giri di lancette. Su traversone dalla sinistra di Antenucci, Rigione devia la sfera con il braccio. L’arbitro è a due passi e fa segno di aver visto tutto e di considerare il tocco involontario. Il Var però lo richiama al monitor per rivalutare l’azione. E a quel punto il signor Gariglio cambia la decisione indicando il dischetto. Dagli undici metri lo stesso Antenucci spara alto, oltre la traversa. La sfida prosegue in equilibrio e si infiamma al ventesimo con un rapido susseguirsi di capovolgimenti di fronte. In area silana intervento da applausi di Merola, pulito su Cheddira lanciato verso la porta. La sfera finisce in corner. Sul tiro dalla bandierina dai venti metri Terranova, completamente libero, cerca la battuta a rete ma senza particolare convinzione. La difesa del Cosenza respinge e fa ripartire il contropiede sulla destra, dove la tonicità di Brignola fa la differenza. L’esterno però non riesce a sfondare e l’azione sfuma. Il cooling break ricarica il Cosenza Il caldo si fa sentire in campo e sugli spalti. L’arbitro chiama il break per consentire alle due squadre di rinfrescarsi.

La pausa rinvigorisce il Cosenza pericolosissimo al 28’. Discesa di Florenzi sulla sinistra, assist in area verso Merola. La prima conclusione ravvicinata viene ribattuta da Caprile, sulla seconda Terranova riesce a metterci una pezza in tuffo, a porta praticamente sguarnita. Al 34’ altra occasionissima per i padroni di casa. Con il Bari proteso in attacco Rispoli indovina la verticalizzazione verso Brignola partito dalla propria metà campo e quindi in posizione regolare. L’attaccante si presenta in posizione decentrata davanti all’estremo difensore del Bari ma spreca calciando sul fondo di esterno sinistro invece di servire Florenzi liberissimo al centro dell’area. Gli ospiti provano a replicare con Antenucci, la cui deviazione su assist di Cheddira, viene addomesticata senza problemi da Matosevic.

Prima la traversa, poi la beffa

Sull’altro fronte invece il Cosenza ha un’altra limpida opportunità per sbloccare la partita. Brignola si inventa una parabola di sinistro dalla lunetta dell’area di rigore che gela Caprile, immobile sulla linea di porta, ma il pallone si infrange contro l’incrocio dei pali. Prima del riposo anche Matosevic si guadagna la pagnotta deviando in angolo la staffilata di Terranova dalla distanza, su corta respinta di Rigione. Ma l’estremo silano in pieno recupero commette una leggerezza imperdonabile, arrivando in netto ritardo sull’incornata di Cheddira; sfera nel sacco e Bari in vantaggio a pochi secondi dall’intervallo.

Ripresa senza sussulti

La ripresa si apre con un guizzo di Merola, rapido nel liberarsi con una veronica, della marcatura di un avversario. La mira però è imprecisa ed il tiro da posizione ravvicinata finisce fuori. Il Bari replica al minuto 9 con una conclusione a girare carica di effetto di Antenucci, di poco a lato. Il Cosenza fatica a trovare il bandolo della matassa, soprattutto per la capacità della retroguardia del Bari nel contenere le intemperanze di Brignola, decisamente meno incisivo rispetto alla prima parte dell’incontro.

Dionigi richiama Merola per D’Urso e poi rinuncia a Rispoli per inserire sulla fascia il più offensivo Gozzi. Al 23’ Matosevic respinge a pugni chiusi su Ricci, imbeccato da Mallamo. Entrano nel Cosenza Zilli per Larrivej e Butic per Brescianini. Al 29’ duro intervento di Di Cesare, ammonito, su Florenzi. La punizione, all’altezza del lato corto di sinistra dell’area di rigore, viene battuta da D’Urso. La parabola arcuata attraversa tutta l’area piccola e si spegne di poco oltre l’incrocio.

Finale in dieci uomini

Neanche l’ingresso di Zilli, che si fa ammonire per una simulazione in area di rigore, riesce a far decollare la manovra offensiva del Cosenza. Peggio fa Florenzi, costretto a lasciare anzitempo il match, espulso per doppio giallo. L’arbitro concede un extra time di sette minuti, inutile coda di una partita il cui finale era già scritto abbondantemente prima del novantesimo.