Trasferta in Lombardia, per il Catanzaro, al cospetto di un avversario che evoca brutti ricordi. Torna la Coppa Italia di Serie C e sulla strada che porta in semifinale, i giallorossi si ritrovano davanti l’Albinoleffe. Si tratta della squadra che, nel doppio confronto di play off dello scorso campionato, eliminò le aquile vincendo al Ceravolo la partita di ritorno, dopo l’uno a uno maturato nella gara di andata, con rete illusoria di Carlini per la formazione di Calabro e pari locale a dieci minuti dalla fine.

Stavolta il confronto fra i lombardi e i giallorossi, valevole per i quarti di finale di Coppa Italia, si disputerà in gara unica, con eventuali supplementari e rigori, oggi alle 14,30. Chi passerà il turno andrà ad affrontare la vincente della partita fra il Padova e la Viterbese.

Nel suo cammino in coppa, il Catanzaro ha eliminato il Catania e il Palermo, in entrambi i casi giocando al Ceravolo e con lo stesso risultato di uno a zero. Stavolta, per approdare alla semifinale, bisognerà andare a vincere in Lombardia. «Le partite di Coppa le abbiamo sempre considerate importanti – spiega Antonio Calabro - e sarà così anche contro l’Albinoleffe, altrimenti a poco è servito impegnarci e passare il turno con il Catania e contro il Palermo. Ma la gara serve a far sì che chi ha giocato meno possa mettere minuti delle gambe». Previsto, quindi, un po’ di turn over.

Sul momento difficile delle aquile e sulle critiche, ecco le parole del tecnico giallorosso: «Penso di uscirne come sono sempre uscito da un anno e mezzo a questa parte. Da quando sono a Catanzaro ogni volta che c’è un periodo di difficoltà vengo messo in discussione dai tifosi. Conto di farli ricredere, come è successo l’anno scorso, con il lavoro e con i risultati».