L'allenatore dei pitagorici alla vigilia del match contro i pugliesi: «Gara che mi permetterà di vedere calciatori che sono stati impiegati poco finora»
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La partita tra Crotone e Brindisi rappresenta certamente una sfida dal sapore antico, forse un po' indigesta per i pitagorici che con tanti infortuni ed acciacchi, dovranno giocarsi il passaggio del Secondo Turno eliminatorio della Coppa Italia di Serie C.
Ritorna in anticipo, rispetto al campionato, un duello antico: domani alle 14 allo Scida, la prima gara dei due atti in campionato previsti a dicembre però al Fanuzzi dei pugliesi, e poi ad aprile 2024 nel ritorno di campionato allo Scida. In generale infatti è una sfida che torna dopo quarantasette anni dall'ultima volta. Era la quindicesima giornata del campionato di Serie C, il 18 dicembre 1977 ed i calabresi, allenati all’epoca da Gigi Maifredi si imposero per 2-1 sulla formazione brindisina allenata all’epoca da Mario Zurlini. Altrettanto amarcord l’ultima vittoria ospite visto che fu il Brindisi calcio di Luis Vinicio nel 9 aprile del 1972 che vinse 3 a 0 in casa rossoblu legittimando la successiva promozione dei pugliesi in serie B.
Domani è però match "d’impiccio", visto che il Crotone è alle prese con una complicata ripresa in campionato scandita per ora da quattro risultati positivi consecutivi, ma con uomini contati soprattutto a centrocampo, tanto che non basterà far giocare i pochi con scarso minutaggio: «Gara utile comunque perché mi permetterà di vedere calciatori che sono stati impiegati poco fino ad ora ma vogliamo passare il turno e non solo impegnare chi lo è stato meno finora», afferma l'allenatore del Crotone Lamberto Zauli.
Il mister ha anche studiato gli avversari: «Affrontiamo una squadra che ha cambiato modulo tre o quattro partite fa, per cercare di agguantare la salvezza il prima possibile, non so come affronterà questa gara perché noi siamo concentrati nel voler fare una buona partita». Ma è anche ovvio che si guarderà a cercare di salvaguardare Gomez e Tumminello che sono certamente il core business della squadra in questo momento: «In attacco cambieremo qualcosa ma vincere fa bene sempre, e passare il turno, che è nostro obiettivo, esalterebbe anche il morale, soprattutto di chi sta giocando meno». Tra le note di opportunità ci sono quelle tattiche ed atletiche: «Confermeremo il modulo su cui stiamo lavorando (cioè a tre dietro n.d.r.) ed è anche ovvio che giocare, per chi è al rientro o sta giocando poco, può essere il modo migliore per registrare muscoli ed attitudine allo sforzo fisico».