Il Catanzaro di Fabio Caserta è stato sicuramente una delle delusioni di questo primo scorcio di campionato. Sette punti in sette partite sono sicuramente pochi e non rispecchiano il reale valore della squadra. Le Aquile possono infatti contare su un reparto offensivo che annovera giocatori come Iemmello, Biasci, Seck, Buso, Pittarello e La Mantia. In generale la rosa è molto più profonda rispetto a quella dello scorso anno – nonostante le cessioni illustri di Vandeputte e Fulignati.

Ciò che si imputa al tecnico di Melito Porto Salvo è, infatti, l’esagerata sterilità offensiva – secondo peggior attacco del campionato con 5 goal segnati, meglio solo del Cittadella (4) - mista a un’identità di gioco che palesemente manca, come si è potuto constatare anche nell’ultima trasferta di Salerno. L’alibi, in questo caso, è che molti dei nuovi acquisti sono arrivati negli ultimi giorni di calciomercato e ciò non ha sicuramente permesso a Caserta di costruire insieme a loro delle solide fondamenta. Il tempo, però, stringe e il Catanzaro si ritrova pericolosamente in zona play-out. All’orizzonte la partita del Ceravolo contro il Modena, che potrebbe essere decisiva per l’ex tecnico di Cosenza, Benevento e Juve Stabia.

Leggi anche

Fortunatamente Caserta ha delle certezze da cui ripartire e una di queste è sicuramente la difesa: se i giallorossi hanno segnato pochissimo, è anche vero che sono risultati spesso difficili da scardinare. Merito di un reparto che lavora bene e delle prestazioni dei singoli che, in alcune classifiche, risultano tra i migliori della cadetteria. Leggendo i dati di Sofascore, il Catanzaro è, infatti, quinto per intercetti (9.0) e decimo per salvataggi (20.9) ma non solo: anche il dato sulle palle recuperate è indicativo, 40 a partita. Sintomo di una squadra che è attenta in fase di non possesso ma che non riesce ancora a esprimersi.

Bene anche i numeri dei difensori centrali di Fabio Caserta. Nicolò Brighenti è secondo per intercetti a partita (2.7), dietro solo a Moretti della Cremonese, e quinto per salvataggi (5.2 a partita). Antonini, nelle stesse classifiche, è rispettivamente ottavo e quattordicesimo. Ottimi numeri sia collettivi che individuali, dunque, da cui ripartire per trovare la seconda vittoria stagionale e iniziare a ingranare.