La società guidata da Floriano Noto ha espresso «apprezzamento per il lavoro svolto dalle forze dell'ordine» che hanno profuso grande impegno «nonostante il registrarsi di alcuni episodi violenti da parte dei sostenitori ospiti»
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Gli strascichi lasciati dal derby di Serie C, tra il Catanzaro ed il Crotone, sembrano non teminare più. La sfida tra giallorossi e rossoblù, intensa dal punto di vista agonistico ma comunque corretta in campo, è stata invece macchiata da una serie di episodi violenti che hanno coinvolto le due tifoserie. Tra gli atti che hanno macchiato quella che doveva essere una domenica di sport, anche il ferimento di un ispettore da parte di un tifoso della formazione pitagorica. Nel pomeriggio di oggi sui fatti che si sono verificati è intervenuta la società rossoblù guidata da Gianni Vrenna, mentre in serata è arrivato un comunicato stampa dell'Us Catanzaro.
«La società US Catanzaro 1929 - si legge - intende esprimere il proprio apprezzamento per il lavoro che ieri, ma anche nei giorni precedenti, hanno svolto le forze dell’ordine e gli steward all’interno e fuori dello stadio “Ceravolo”».
«La presenza importante, in termini numerici, del pubblico sugli spalti - scrive il sodalizio del presidente Floriano Noto -, ha comportato un notevole dispiego di uomini e mezzi che hanno profuso grande impegno affinché, nonostante il registrarsi di alcuni episodi violenti da parte dei sostenitori ospiti, gli stessi non avessero conseguenze peggiori. Il tutto grazie a una minuziosa organizzazione dell’evento relativamente alla gestione della sicurezza, cominciata con molto anticipo rispetto alla giornata della partita».
«Con l’occasione, l’US Catanzaro manifesta la propria solidarietà all’ispettore di Polizia ferito alla testa in Curva Est e ribadisce la propria condanna per quelle intemperanze che nulla hanno a che fare con il mondo dello sport».
«Infine - si legge nella nota -, la società giallorossa invita chiunque abbia subito atti di violenza all’interno dello stadio, a denunciarli alle autorità competenti in modo da consentire l’avvio delle opportune indagini al fine di fare piena luce su fatti gravi che, al momento, sono stati segnalati solo sui social».