Tanta sfortuna, un po' di amarezza ed un’altra giornata di Serie B va in archivio. In classifica arrivano due segni postivi per Cosenza e Crotone ma al termine delle due sfide è più il rammarico che la felicità. Vuoi perché al Marulla i lupi di Braglia non fanno percepire affatto la differenza tra loro ed il Benevento. Squadra costruita per ritornare subito in Serie A ma che in riva al Crati non riesce quasi mai a farlo vedere. Merito dei rossoblu che alla fine strappano un pari che ai punti si sarebbe trasformato senz’altro in vittoria. Segno X anche per il Crotone sotto con il Venezia all’Ezio Scida dopo mezzora. È Budimir nella ripresa a riprendere i veneti che alla fine tremano per il palo colpito in pieno da Zanellato.

 

Imprese riuscite e sfiorate. Sulla carta avrebbe dovuto essere una giornata funesta. Si è trasformata in una domenica da copertina per le formazioni calabresi di serie C.  Ha rischiato di rubare titolo in testa la Vibonese che al Razza sfiora un’impresa epica: battere l’imbattibile capolista Juve Stabia. Lo ha sognato fino ad un passo dal gong la formazione di Nevio Orlandi dopo la sassata di Franchino al 92'. La festa rossoblu, tuttavia, è smorzata all’ultimo secondo sul tap in ravvicinato di Carlini sugli sviluppi di una punizione fischiata, a dire il vero, a mani larghe dal direttore di gara. Gusto agrodolce a Vibo, dolcissimo, invece a Reggio Calabria dove la Reggina è rientrata con l’intera posta in palio conquistata a Caserta. Decisivo il timbro di Sandomenico in avvio di ripresa. Ma sono determinati anche gli interventi tra i pali del portiere amaranto Confente. Nulla può diversi chilometri più a sud, invece il collega del Rende, Borsellini sulla botta di sinistro di Taugordeau che regala la vittoria al Trapani e rispedisce a casa la formazione di Ciccio Modesto con un pugno di mosche.