Manca solo l'annuncio ufficiale ma l'allenatore di Corigliano ha già deciso di lasciare la panchina rossonera
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PALERMO, ITALY - AUGUST 17: Coach Gennaro Gattuso of Palermo looks on during the TIM Cup match between US Citta di Palermo and Hellas Verona at Stadio Renzo Barbera on August 17, 2013 in Palermo, Italy. (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)
18 mesi, 83 giornate in panchina, 41 vittorie, una media punti che in tutte le competizioni sfiora l'1,75 a partita (1,80 solo in Serie A). Con questi numeri Gennaro Gattuso saluta la panchina del Milan.
I motivi
Molteplici i motivi delle dimissione dell’ex mediano campione del mondo 2006: il primo, che è anche il più ovvio, è quello della mancata qualificazione alla prossima Champions League per un solo punto (competizione che il Milan non disputa dalla stagione 2013-14). Il sogno del Diavolo di tornare a calcare il palcoscenico più ambito del panorama europeo si spegne a 9’ dalla fine della stagione, quando Nainggolan firma la rimonta dell’Inter sull’Empoli, mandando la squadra toscana in serie B e facendo sprofondare il Milan al quinto posto in classifica. I rimpianti dei rossoneri però nascono prima dell’ultima sfida di campionato contro la Spal. Infatti il Milan nel mese di Marzo era ben saldo al terzo posto, poi il k.o. nel derby e i vari scivoloni nelle successive partite hanno fatto lentamente perdere certezze a squadra e società.
La ragione più concreta dell’addio però è un’altra: infatti, oltre al rischio di una possibile esclusione dalla prossima Europa League per il fair play finanziario imposto dall’Uefa, ci saranno di conseguenza delle limitazioni sulla prossima sessione di mercato. La necessità della società capitanata dal fondo statunitense Elliot di proprietà della famiglia Singer, è quello di riportare in pari entro il 2021 un bilancio che ancora oggi è in rosso di circa 100 milioni. Quindi il mercato sarà incentrato sulla ricerca di giocatori Under 23 dal costo limitato che potranno poi essere rivenduti per far cassa. Con queste premesse quindi sembra difficile pensare che il Milan possa migliorare la qualità della rosa ed il piazzamento futuro in campionato.
Il tecnico calabrese lascia il Milan senza mettere in bacheca alcun trofeo, a differenza del suo predecessore Montella, vincitore di una Supercoppa italiana. I rossoneri si sono dovuti arrendere alla Juventus in due occasioni: finale di Coppa Italia 2017-18 e Supercoppa conseguente. Anche in Europa League il suo Milan ha stentato parecchio: 5 vittorie, un pari e 5 sconfitte, l’avventura conclusasi alla fase a gironi, con l'amara notte del Pireo (k.o. per 3-1 in casa dell'Olympiacos).
Questa mattina l'incontro con Gazidis
Le dimissioni ufficiali verranno presentate questa mattina. Difatti a Casa Milan è in programma un incontro con l’amministratore delegato Ivan Gazidis il quale era già al corrente della decisione dell’allenatore. Quindi la separazione fra le parti sarà consensuale.
Quindi il progetto presentato la scorsa estate - che aveva inteso accostare il presente e futuro del Milan, al più recente passato, con l’arrivo di figure che hanno fatto la storia del club di Via Aldo Rossi, e che più di tutti hanno rappresentato il DNA rossonero - sembra essere giunto al capolinea. Difatti l’unico che sembra essere sicuro di avere un posto nella dirigenza futura è l’ex capitano e bandiera milanista Paolo Maldini, che ascolterà le proposte dell’AD Gazidis.
Al termine della partita di Ferrara, culminata con una vittoria amara, i tifosi milanisti hanno dedicato a Gattuso, che ha sempre professato il suo amore per i colori rossoneri, definendo il Milan “Un club speciale”, cori di ringraziamento per l’impegno profuso in questi mesi. Ciò che è certo è che il tecnico non smetterà di allenare, visti gli estimatori all’estero e non solo, nei mesi passati infatti era stato anche accostato a Fiorentina, Sampdoria e Roma che hanno provato a corteggiarlo, proposte rispedite immediatamente al mittente, confermando l’attaccamento di Gattuso alla causa milanista.
I possibili sostituti
In lizza per la panchina rossonera ad oggi restano i nomi di Jardim del Monaco, e di Simone Inzaghi, prossimo all’addio alla Lazio. Più defilati Antonio Conte, promesso sposo all’Inter, e Maurizio Sarri che sembra essere molto vicino ad un arrivo a Torino sponda bianconera. Soluzione che dovrà essere trovata rapidamente, visto anche l’imminente addio del DS Leonardo, molto vicino al rientro al PSG, anche se addirittura in patria lo danno come possibile sostituto di Tite sulla panchina del Brasile.