La politica dei piccoli passi continua per la Vibonese. La cura Roselli produce il terzo pareggio consecutivo, anche se sono adesso 14 le gare consecutive senza vittoria da parte della squadra rossoblù. Appena un tiro in porta per Redolfi e compagni allo Zaccheria in una partita da sbadigli per larghi tratti, con il Foggia che quantomeno ci prova, al contrario di una Vibonese che si difende, contiene, rischia qualcosina, raramente supera la metà campo e alla fine si porta a casa un punto che serve quantomeno ad allungare la serie positiva.

Di fronte due squadre che avevano bisogno di punti per muovere la classifica, perché reduci da un momento poco felice: i rossoneri di Marchionni provenivano da quattro ko consecutivi. Ne esce fuori un risultato di 0-0 che sostanzialmente ci sta, anche se il Foggia può recriminare per il palo colpito da Curcio nella ripresa.

A sorpresa non c’è Plescia nell’undici titolare. Al suo posto Roselli inserisce Parigi. Linea difensiva composta da Sciacca, Redolfi, Bachini e dal rientrante Mahrous, ma quando il Foggia attacca, si abbassa anche Ciotti. In mediana Tumbarello con Laaribi e Statella. Fra i pali ancora Marson e al fianco di Parigi in attacco c’è Berardi. Dall’altro lato 3-5-2, con Rocca play e Curcio a supporto di D’Andrea nella fase offensiva.

In avvio di gara per due volte Berardi in contropiede spreca tutto in fase di ultimo passaggio. Il Foggia prova a fare la partita, mette qualche pallone in mezzo, ma di pericoli non ne arrivano, da una parte e dall’altra, per una ventina di minuti. Quindi un diagonale di Curcio fa venire qualche brivido a Marson e poco dopo il portiere rossoblù blocca un tiro rasoterra dal limite di Rocca. Altro brivido al 27’ quando Garofalo calcia a colpo sicuro al volo e il pallone si perde sul fondo di poco. Vibonese, in fase offensiva, che si fa vedere al 28’ con una conclusione dalla distanza di Parigi, bloccata dal portiere. A tre minuti dallo scadere, cross di Agostinone con D’Andrea che si avvita di testa ma non riesce a deviare la sfera in porta. Si va al riposo sul nulla di fatto.

Nel secondo tempo dopo otto minuti Roselli fa entrare il bomber Plescia al posto di Berardi. Intanto la pressione dei padroni di casa si fa più insistente. I rossoneri collezionano angoli, ma senza arrecare pericoli alla porta di Marson. Al 17’ però un cross di Del Prete trova la deviazione di D’Andrea con il pallone che va fuori di poco. Cinque minuti più tardi, gran botta di Curcio e bella risposta in volo di Marson. Soffre la Vibonese, totalmente sulla difensiva. Ed al 26’ è il palo a salvare la squadra rossoblù, perché è lì che si spegne la punizione calciata dalla distanza da Curcio.

Il tempo scorre e la squadra di Roselli praticamente non si fa vedere dalle parti di Fumagalli, mai veramente impegnato nella seconda frazione. Davanti a Marson, sempre Curcio prova a rendersi pericoloso, con un colpo di testa comunque debole e che diventa facile preda dell’estremo difensore rossoblù. Alla fine è 0-0 ed è un punto che serve per muovere la classifica, anche se la Vibonese deve rinviare ancora una volta l’appuntamento con la vittoria.

FOGGIA–VIBONESE  0-0

FOGGIA (3-5-2): Fumagalli, Anelli, Gavazzi, Del Prete; Kalombo (34’st Vitale), Garofalo (1’st Cardamone), Rocca (8’st Salvi), Morrone, Agostinone (1’st Dell’Agnello); Curcio, D’Andrea (17’st Nivokazi). A disp. Di Stasio, Galeotafiore, Germinio, Di Jenno, Iurato, Pompa, Balde. All. Marchionni

VIBONESE (4-4-2): Marson, Sciacca, Redolfi, Bachini, Marhous; Ciotti, Laaribi, Tumbarello, Statella (23’st Ambro); Parigi (23’st Cattaneo), Berardi (8’st Plescia). A disp. Mengoni, Murati, La Ragione, Falla, Leone, Di Santo, Mancino, Fomov. All. Roselli

ARBITRO: Turrini di Firenze (Spagnolo di Reggio Emilia e Maiorino di Nocera Inferiore; 4° ufficiale Acanfora di Castellammare di Stabia).

NOTE: giornata di sole, gara a porte chiuse. Ammoniti: Del Prete, Vitale (F), Redolfi, Plescia (V). Espulso Dell’Agnello (F) al 48’st per gioco scorretto. Angoli: 8-3. Rec. 1’pt e 5’st