VIDEO | Dal Roccella all’Akragas, dalla primavera del Torino all'esperienza al Rende, al Potenza e al San Luca. L’esterno offensivo è oggi un punto di riferimento per gli amaranto in Serie D: «L’unico obiettivo è dare il massimo per ottenere la salvezza»
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Venticinque anni da poco compiuti, diverse esperienze nel calcio dei dilettanti e in quello professionistico e soprattutto una considerevole dose di talento: è il profilo di Alessio Leveque, esterno offensivo del Locri, in Serie D. Dal Roccella all’Akragas, dalla primavera del Torino all'esperienza al Rende, al Potenza e al San Luca, collezionando gol in tutte le salse e dispensando assist di qualità ai suoi compagni: «Sono partito dal basso per poi arrivare in Serie C - racconta Leveque - dopo tra infortuni e un po’ di sfortuna, da un paio d’anni milito in Serie D, dove ho fatto abbastanza bene e sto aspettando di sfruttare quel salto che mi faccio salire di categoria».
Di un’altra categoria sono nel frattempo le sue giocate, un destro potente abbinato all’innata tecnica palla al piede fanno di Leveque un calciatore completo e duttile nel reparto offensivo, dove ama svariare per cogliere di sorpresa l’avversario. «La cosa che mi fa divertire di più in campo è sicuramente l’uno contro uno, che deve però essere sempre utile ai compagni perché l’obiettivo unico deve essere quello della salvezza».
Sì, perché la permanenza degli amaranto di mister Panarello in Serie D è ancora da decidere sul campo, con l’onore e l’onere per il classe ’99 di difendere i colori della propria città: «È una motivazione in più - commenta l’attaccante - è normale che quando giochi per il tuo paese cerchi di dare non il cento per cento ma il mille per cento. È importante adesso in queste ultime partite di campionato dare il massimo e cercare di fare più punti possibile per arrivare alla salvezza evitando i playout».