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Per l’edizione 2017, condotta dai giornalisti Fiorenza Gonzales e Salvatore Bruno, il premio è stato conferito a Monsignor Francesco Oliva, Vescovo della diocesi di Locri-Gerace, al giornalista e scrittore calabrese Danilo Chirico, autore tra l’altro del libro “Dimenticati - Cittadini innocenti uccisi dalla 'ndrangheta e sepolti dall'indifferenza dello Stato” con il quale ha vinto la sezione giovani del premio “Indro Montanelli”, all’imprenditore di Palmi Gaetano Saffioti, da tempo sotto scorta per aver denunciato le richieste estorsive ricevute, a Maria Rosaria Russo, ambasciatrice di pace, dirigente scolastico del Liceo “Piria” di Rosarno, che ha ottenuto la gestione di terreni confiscati in cui si produce olio biologico intitolato alla memoria del giudice Rosario Livatino.
Presente tra le numerose autorità, anche il Prefetto Filippo Dispenza, direttore centrale degli affari generali, tra i massimi vertici della polizia di stato. «La cultura della legalità è una delle chiavi di volta per sconfiggere il fenomeno ‘ndrangheta – ha detto - I giovani vanno educati a realizzare le proprie ambizioni e le proprie aspirazioni attraverso il rispetto delle leggi e delle regole, senza le scorciatoie offerte dalla criminalità. Ribellarsi alle cosche significa riappropriarsi della propria libertà di espressione, di scelta. Significa lottare contro la prevaricazione e la violenza. L’uomo nasce libero e liberamente deve vivere. Su questo palco – ha aggiunto – erano rappresentate le diverse categorie della società civile: il mondo dell’imprenditoria, della scuola, della chiesa, del giornalismo. Con loro tanti esponenti autorevoli delle istituzioni e delle forze dell’ordine. E’ importante fare rete. Spinti dalla nostra etica, insieme al ministro Minniti e al capo della polizia Gabrielli, siamo impegnati nell’azione di contrasto alla criminalità anche nelle terre più difficili, come la Calabria, terra splendida, meravigliosa, con un potenziale straordinario».
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Soddisfatto Salvatore Magarò, che ha ricoperto dal 2010 al 2014 la carica di presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta: «Abbiamo scritto un’altra bella pagina, affermando ad alta voce che la ‘ndrangheta può essere sconfitta. Ognuno deve fare la propria parte. Abbiamo seminato ottimismo e fiducia contro la rassegnazione. Da anni siamo impegnati in attività condotte a costo zero per sostenere la voglia e la passione dei tanti calabresi onesti, che sono la stragrande maggioranza».