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Due artisti in stretta collaborazione, uno davanti ai fornelli per regalare “gioie al palato” e l’altro per far sì che quelle prelibatezze delizino anche gli occhi. Si tratta rispettivamente dello chef stellato Luca Abbruzzino, calabresissimo di Catanzaro, e del talentuoso designer Peppino Lopez, anima sicula di Ragusa, che hanno gettato un ponte fra Calabria e Sicilia per far incontrare il gusto con la bellezza.
Luca è infatti il giovane principe della cucina italiana del 2016, incoronato nientedimeno che dalla Guida dell’Espresso, mentre Peppino è un creativo capace di tirar fuori dalla pietra lavica dell’Etna piatti (intesi ovviamente come utensile) simili a quadri d’autore. Una linea esclusiva che sembra fatta a posta per esaltare le pietanze concepite da mani d’oro come quelle di Abbruzzino. Poco più che un ragazzo, quest’ultimo, ma in grado insieme all’altrettanto famoso papà Antonio di essere citato dal celeberrimo New York Times quale motivo d’appeal della regione. Un raffinato interprete, e quindi un valorizzatore, dello sconfinato e prezioso patrimonio enogastronomico locale.
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Luca e Peppino sono entrati in contatto grazie al Materia Independent Design Festival 2017, che continua a mietere successi anche in virtù della brillante idea degli organizzatori di favorire la contaminazione fra progettazione, artigianato e food. Un mix di elementi che coniugati insieme diventano straordinariamente vincenti. Un concetto ribadito da Lopez e Abbruzzino intervistati ieri nel complesso monumentale del San Giovanni dal responsabile della comunicazione del Midf, Danilo Colacino. Lopez, in particolare, ha anche fornito un ingrediente speciale ad Abbruzzino: il cosiddetto caviale di lumaca, che con il suo sapore di terra e il profumo delicato di erbe fragranti e aromatiche ha conferito alle degustazioni offerte dall’impareggiabile Luca al numeroso pubblico presente un tocco di grande gusto e originalità.
L’ennesimo centro, dunque, per la kermesse voluta dai brillanti architetti Domenico Garofalo e Giuseppe Anania, che con il loro Cdw ora Midf hanno realizzato una manifestazione capace di imporsi nel panorama cittadino, regionale e forse persino nazionale, destinata a crescere sempre di più negli anni a venire. Comunque sia, al di là dell’esposizione permanente del piano superiore del complesso monumentale, il Materia Festival sta continuando a proporre una serie di iniziative anche nelle Gallerie del San Giovanni e nell’ex Stac oltreché in alcuni negozi e addirittura ristoranti del centro storico. Senza dimenticare la dimostrazione del docente della Fondazione italiana Sommelier Domenico Pate, che come ovvio ha proiettato i visitatori nel buon bere.
E non avrebbe potuto essere altrimenti dopo aver mangiato dei piatti top level. Ecco allora che Pate ha illustrato le proprietà organolettiche del vino Ippolito, main sponsor dell’evento fornito dall’enoteca Muleo. A seguire, alla fine di un’eccezionale seconda giornata del Cdw, la serata danzante: una notte all’insegna della musica house e non solo per ballare e rilassarsi.