Per il secondo anno consecutivo Tropea diventa un centro di divulgazione e promozione della musica antica. La Cappella dei Bianchi di San Nicola è tornata infatti ad ospitare la polifonia rinascimentale e barocca, facendo da cornice, domenica 27 giugno, al concerto del quintetto “Queene's Musik”. L'evento è stato promosso da Rotary, Congrega dei Bianchi e Club per l'Unesco, riuniti dalla presidenza congiunta dell'avvocato Giuseppe Maria Romano. La Cappella dei Bianchi, abbiamo visto, non è un luogo nuovo alle performance dei musicisti sopracitati, capitanati da Maria Lisa Geyer (voce solista, Ad Parnassum) e Riccardo Pallavicini (virginale, già fondatore de L'offerta musicale di Venezia). Il duo ha da tempo istituito proprio a Tropea la residenza sia artistica che anagrafica. Accanto a loro, sul palco, Cristiano Brunella e Antonella Curcio ai  violini ed Emanuele Praticelli al violoncello.

Il concerto a Tropea

“Un mondo nuovo: Crisi dell'egemonia culturale italiana” era il titolo del concerto: 12 brani, per lo più ballate e madrigali, a coprire una produzione a cavallo tra il XVI ed il XVII secolo. Il programma era volto ad evidenziare come l'asse compositivo - qui  ben rappresentato da Claudio Monteverdi, Orazio Vecchi, Girolamo Frescobaldi -  iniziasse sul finire del Cinquecento a subire l'influenza delle voci nuove e potenti di origine inglese e tedesca, e come, sulla spinta delle forze rivoluzionarie e dirompenti tanto riformiste quanto anglicane, spostasse inesorabilmente il suo baricentro dall'Italia ad Oltralpe.

 

La collaborazione ormai stabile di Pallavicini e Geyer con le istituzioni culturali tropeane ha contribuito a fare della cittadina vibonese un centro di un certo rilievo ed una tappa consueta nell'ambito della polifonia: e la frequenza delle esecuzioni di tale repertorio nella stessa cornice hanno mostrato la validità di un connubio che sposa una proposta di nicchia con un bacino d'utenza di forte potenziale quale quello raggiungibile da un evento tropeano durante la stagione balneare.