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Non c'era il tutto esaurito al Teatro Rendano di Cosenza per l'apertura della 56ma stagione lirica, ma la rappresentazione delle Cenerentola rossiniana non ha deluse le attese. Soprattutto per l'allestimento e per la regia di Aldo Tarabella che emerge nel complesso lavoro tecnico, ma anche nelle movenze, nei cambi di scena e nella disposizione delle luci. Eccezionali i costumi, restaurati sulla base del lavoro svolto dal grande Emanuele Luzzati, indiscusso maestro del teatro contemporaneo, in occasione della rappresentazione del melodramma al Teatro Margherita di Genova del 1978. Apprezzate le voci di Cenerentola, interpretata dal mezzosoprano Paola Gardina, e di Don Magnifico, interpretato dal baritono Clemente Antonio Daliotti. Deludente invece la performance del tenore cinese Li Biao, interprete di Don Ramiro. L'artista paga dazio alla sua origine asiatica che lo penalizza nel cantare in lingua italiana. Da applausi la performance del coro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria diretto dal maestro Bruno Tirotta e dell'orchestra del Rendano diretta dal maestro Marco Balderi. La Cenerentola, in replica domenica 5 marzo alle 17,30, inaugura la collaborazione tra il Rendano ed il Giglio di Lucca, due teatri di tradizioni destinati a condividere un percorso virtuoso ancora a lungo.
Salvatore Bruno