VIDEO | Il soggetto di "Libero di volare", scritto da Vincenzo Carvelli, riporta a galla la spinosa vicenda dell’incidenza dei tumori nella zona del Crotonese dopo la chiusura delle fabbriche
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Con grande tenacia Fabio Mancuso, giovane regista crotonese, è riuscito a portare il suo film “Libero di volare” su Amazon Prime Video, una delle piattaforme di streaming più famose del mondo. È lì che debutterà il prossimo 20 dicembre. «Ma non ci fermiamo qui - dice - Amazon è solo una tappa e spero ci dia la visibilità giusta per attrarre l’attenzione di qualche produttore. Ci sono tanti progetti in cantiere e spero di riuscire a realizzarli tutti». Ventotto anni, una grande passione per il cinema che ha studiato da autodidatta facendosi le ossa sui set dei fratelli Vanzina, Fabio racconta com’è nata l’idea del film che attinge dalla cronaca. «La storia dei fusti tossici sotterrati dopo la chiusura delle fabbriche è tristemente nota – racconta -, riuscire a trasformarla in narrativa cinematografica è stata una bella sfida».
Il soggetto è scritto da Vincenzo Carvelli che è anche il protagonista. «Avevo questo soggetto in mente che ho messo nero su bianco durante il lockdown. Da lì mi sono messo alla ricerca di un regista e ho trovato Fabio con cui ho iniziato a chattare. Lui è stato il primo a credere tanto nel progetto».
Una volta finita la sceneggiatura la parte più dura è stata la ricerca di una produzione. «Alla fine ci siamo autotassati e siamo riusciti a girare e finire il film nonostante la chiusura, data dall’emergenza Covid, incombesse sulle nostre teste. Ma ce l’abbiamo fatta. Dobbiamo dire grazie anche all’associazione “Crotone ci mette la faccia” che da anni si batte per denunciare i troppi casi di tumore della zona».
La storia parla di Dario, un giovane che scopre di avere un cancro. Dopo l’intervento e la convalescenza decide di fondare con i suoi amici l'associazione “Crotone ci mette la Faccia”. La battaglia contro la malattia sembra essere vinta, ma a un certo punto il tumore si ripresenta.
Il cast
Nel cast Franco Neri, Daniela Fazzolari, Vincenzo Carvelli, Gianni Ciardo, Paolo Marra, Andrea Calabretta, Rino Rodio, Marcello Arnone, Antonio Tallura. Alla parte tecnica, le riprese sono state curate dalla Monnalisa group per la parte video, per il sonoro Luca Mendicino, di origini crotonesi che vanta collaborazioni con Mediaset, Rai e Discovery e recentemente al festival di Roma con il docufilm “Un ponte del nostro tempo”.