Liceo Telesio di Cosenza all'avanguardia: è l'unica scuola d'Italia ad aver reso possibile il cosiddetto lavoro agile, caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali ed organizzato per cicli e obiettivi
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Niente vincoli orari o limiti spaziali, solo un pc, al più un tablet, una sede confortevole e «una organizzazione per fasi, cicli e obiettivi». Il Ministero del lavoro lo definisce “Smart working”, il che tradotto significa maggiore flessibilità e possibilità di conciliare, realmente, vita e lavoro, mettendo da parte stress e dando un’accelerata alla produttività.
Il ministero lo chiama “Smart working” e Antonio Iacoianni, dirigente del Liceo classico Telesio di Cosenza, lo fa diventare una realtà, al momento unica in Italia, convocando riunioni e consigli via Skype per la gioia dei 107 docenti, dall’età media molto bassa, che coordina.
La sperimentazione è iniziata già due anni fa con le riunioni della Commissione Cultura e di un Dipartimento, giusto per preparare la strada al primo consiglio di classe che si terrà il 28 ottobre con le stesse modalità: collegamento Skype, altre nuove tecnologie, possibilità, per tutti, di rimanere comodamente seduti nel salotto di casa.
Negli intenti, infatti, si vorrebbero coinvolgere anche i genitori, ovviamente in riunioni in cui l’argomento sia gestibile, anche se il preside ne è convinto: prima o poi si arriverà a fare gli scrutini in questo modo, ovviamente dopo un buon periodo di formazione e informazione.
Insomma, la presenza in istituto non serve più, per Iacoianni è l’obiettivo ciò che conta, oltre al benessere degli insegnanti che non perdono tempo e danno di più, delle famiglie e degli studenti che, grazie al processo di innovazione in atto godono di un'offerta formativa veramente articolata, con laboratori di robotica, la tv Telesio channel, l'hackathon in latino e greco, il corso a curvatura medica, il quadriennale e l'indirizzo di studi denominato "i-Mago", costruito attorno alla lettura dell’immagine, la scrittura creativa, la tecnica fotografica e televisiva, il montaggio, le tecniche di regia, l’ingegneria culturale.
Come dire, anche al Sud è possibile.