VIDEO | In conferenza stampa l’attore prima di lasciare la Calabria ha raccontato la sua esperienza sul set del film “L’afide e la formica”
Tutti gli articoli di Spettacolo
PHOTO
Un colpo di fulmine con la sceneggiatura e anche poi con quel giovane regista, classe 1985, in cui ha rivisto se stesso. Beppe Fiorello, protagonista del film “L’afide e la formica” le cui riprese si stanno per concludere a Lamezia Terme, ha raccontato così in conferenza stampa il perché della sua partecipazione ad un’opera prima, il battesimo con i lungometraggi per il cineasta calabrese Mario Vitale: «In lui ho rivisto me da giovane» ha commentato l'attore.
Una pellicola alla cui sceneggiatura hanno collaborato Josella Porto, Saverio Tavano e Francesco Governa e prodotto dalla Indaco con il sostegno del Mibac, della Calabria Film Commission e di Rai Cinema. Tra gli attori la giovane Cristina Parku, nei panni di una ragazza di origini musulmane, Alessio Praticò, Valentina Lodovini, Nadia Kibut e Ettore Signorelli.
Una storia di integrazione e scambi culturali raccontata sullo sfondo di una Calabria bella e dannata. Le riprese sono state effettuate tra Lamezia e il Reventino, luogo che ha affascinato Fiorello. Ma, ha raccontato l’attore, ha colpirlo è stato anche il senso di umanità, un’umanità, ha spiegato, che può schiacciare la ‘ndrangheta. Diversi poi i riferimenti a Riace dove Fiorello ha girato il film dedicato a Mimmo Lucano non andato in onda dopo la bufera giudiziaria riversatasi sull’ex primo cittadino: «Quel dolore è ancora dentro di me – ha detto – che siate o meno d’accordo con quella vicenda, ci consiglio di essere d’accordo con quello uomo».
Commosso il cineasta Vitale che ha scelto la sua città per le riprese e che, ha raccontato, è stato inondato di affetto e ringraziamenti. Presente anche il produttore Luca Marino e il sindaco Paolo Mascaro con gli assessori Giorgia Gargano (Cultura) e Luisa Vaccaro (Spettacolo).