Il delegato del Governo alla Salute: «Se si potesse somministrare ai bimbi ancora più piccoli io a mio figlio che ha due anni lo farei senza dubbio»
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«Non ci sarà nessun green pass per la fascia di età pediatrica, questo è sicuro». Lo afferma il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenendo a "L'Italia s'è desta" su Radio Cusano Campus.
«Non c'è un obbligo vaccinale - chiarisce -. Vi è stato l'ok di Ema e Aifa, dopodichè il vaccino sarà disponibile, i percorsi per procedere alla vaccinazione sono gli stessi che già esistono, ovviamente con delle corsie differenziate e un approccio diverso perché la vaccinazione nell'età pediatrica è più delicata anche a livello di comunicazione e di accortezze, servirà in molti casi anche più dialogo con i genitori». «Se ci fosse il vaccino per i bambini di due anni io a mio figlio che ha due anni - afferma il sottosegretario - lo farei senza dubbio».
Sileri ricorda che «i bambini che si infettano hanno sicuramente meno complicanze rispetto agli anziani, ma esiste un rischio di malattia grave anche nella fascia pediatrica e un rischio del 10-15% di un long Covid del quale non sappiamo la durata». E aggiunge che le paure «per gli effetti del vaccino a lungo termine sono supposizioni senza alcuna base scientifica Mentre invece ha una base scientifica la protezione che danno questi vaccini per qualunque fascia di età nei confronti di un virus mutevole. Miocarditi e pericarditi sono molto più frequenti con il Covid rispetto ai casi rari di effetti collaterali del vaccino. Il vaccino ai bambini è un'arma in più a disposizione e i bambini dovrebbero essere vaccinati per proteggere i bambini stessi».
Sileri sulla variante Omicron
«La variante Omicron si sta studiando ed è normale non avere adesso una risposta sicura sulla contagiosità e la pericolosità. Ci possono essere delle sensazioni degli scienziati che dicono che probabilmente è più contagiosa, probabilmente non elude in maniera totale i vaccini. Ma questi sono indizi, le prove le avremo nei prossimi giorni».
Sul caso del positivo alla variante omicron sul volo Roma-Alghero, Sileri sottolinea che «serve una strategia comune. L'Italia bloccando i voli rallenta l'ingresso diretto della variante, ma in una strategia comunitaria dovrebbero essere messe in atto delle misure similari per limitare l'entrata di questa variante in Europa. La strategia del blocco dei voli serve a rallentare l'ingresso, non possiamo portare a zero i rischi. Rallentare l'ingresso - conclude - consente di attuare nel frattempo quelle strategie che consentono una difesa».