Cgil, Cisl e Uil denunciano «la grave situazione riguardante la carenza di personale medico» e invitano l’Asp di Vibo a individuare una «urgentissima risoluzione»
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Turni massacranti e carenza di personale. Questi i motivi che hanno spinto i sindacati di categoria ad annunciare lo stato di agitazione del personale in servizio nei Pronto soccorso dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia. In una allarmante nota stampa indirizzata al commissario straordinario dell’Asp Giuseppe Giuliano, e ad altri vertici di Palazzo ex Inam, le segreterie provinciali di Fp-Cgil, Cisl Fp-Medici e Uil Fpl-Medici denunciano senza mezzi termini «la grave situazione riguardante la carenza di personale medico operante nei Pronto soccorso aziendali e in particolare quello dell’ospedale spoke di Vibo Valentia, dove sono rimasti otto medici, di cui due sono in malattia e uno con limitazioni per cui fa solo i codici bianchi, quindi i cinque che restano non possono coprire i turni h24 tanto e che giorno 8 dicembre risulta scoperto».
«Il carico di lavoro – viene lamentato ancora dalle parti sociali – a cui sono costretti a sopperire e l’intensità li espone al rischio di errore clinico, con conseguenti conteziosi, e i malati a ovvi rischi per la loro salute. Ironia se la Costituzione tutela il diritto alla salute come universale questa la preclude a chi la dispensa. Nonostante l’iniziativa presa a garantire i turni – denunciano ancora i sindacati – evidentemente questa misura non è sufficiente per cui bisogna e si rende necessario adottare altre misure urgenti e straordinarie in attesa di una risoluzione strutturale. Pertanto – questa la conclusione dei sindacati di categoria – si chiede urgentissima risoluzione delle problematiche e non potendo più tollerare questa situazione le organizzazioni sindacali annunciano lo stato di agitazione».