Tutti gli articoli di Sanità
PHOTO
Ormai da anni la situazione della sanità calabrese sta peggiorando, e a nulla è servita la gestione commissariale, che ha aggravato la questione. Una situazione che il governo regionale guidato da Oliverio non è riuscito a prendere in mano, per la presenza del commissario al piano di rientro Massimo Scura, con cui ha ingaggiato da mesi una lotta aperta, che dovrebbe portare alla sua rimozione nel prossimo anno. Dibattito che, secondo la Sculco, ritarda e complica un vero piano di riforma della sanità calabrese. Perciò la Sculco sollecita un intervento del Consiglio regionale. L'appello a convocare un consiglio speciale sulla sanità era stato lanciato nei giorni scorsi anche dal consigliere d'opposizione Nazzareno Salerno.
"Abbiamo la peggiore sanità del Paese per la quale i calabresi si accollano un’altissima tassazione mentre le migrazioni per curarsi toccano cifre stratosferiche (250 milioni di euro l’anno). Nel contempo – sostiene la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco – gli operatori sanitari di ogni ordine e grado ed in tutti i territori, fanno salti mortali per garantire le prestazioni minimali, spesso con turni massacranti per la carenza di personale ed in condizioni di estremo disagio, sia per loro che per i cittadini costretti a liste d’attesa interminabili. Tuttavia – aggiunge – dopo cinque anni di commissariamenti, a parte le polemiche tra la Struttura commissariale e il Dipartimento della Regione, il dibattito sulla sanità non verte su come migliorare la qualità e l’efficienza delle prestazioni, ma su questioni che riguardano gli organigrammi gestionali, su integrazioni fra aziende che rimangono fumose e la realizzazione di nuove strutture. Dinanzi a questa preoccupante confusione, è urgente che intervenga il Consiglio regionale, per individuare le priorità della Calabria attraverso una pianificazione circostanziata su un settore che incide sulla salute dei cittadini ed interessa oltre il 70 per cento del bilancio. E’ il Consiglio regionale, la massima espressione della democrazia calabrese, che deve intervenire per indicare il contesto legislativo e gli obiettivi su cui i diversi soggetti che nella sanità hanno ruolo e competenza, incluso il Commissario ad acta, debbono indirizzare energie e risorse. Il Consiglio ha in sé la forza istituzionale e legislativa e l’intelligenza politica per elaborare riforme e provvedimenti che incidano sull’organizzazione complessiva del sistema che va rivista con l’unico scopo di restituirle efficienza e piena funzionalità”.