VIDEO | Accessi al Pronto soccorso aumentati del 20%, mentre il numero dei medici a disposizione è diminuito. Parla il primario Masciari: «Andiamo avanti grazie ai turni aggiuntivi»
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Il contrasto dei dati evidenzia le enormi difficoltà in cui si dibatte l'Emergenza Urgenza degli ospedali calabresi e che la nuova Azienda unica Renato Dulbecco di Catanzaro plasticamente rappresenta. Mentre il mondo sanitario dibatte e si accapiglia sul secondo Pronto soccorso da attivare presso il Policlinico universitario, confluito nella stessa Azienda ospedaliero-universitaria Dulbecco con l'integrazione attesa per decenni, quello dell'ex Pugliese-Ciaccio ha visto da una parte aumentare del 20% circa il numero di accessi nella struttura storica di viale Pio X e dell'altra diminuire drasticamente il numero dei medici a disposizione della Unità operativa complessa.
Il dato è fornito direttamente dal dottor Peppino Masciari, direttore della Unità di Medicina d'Urgenza e del Dipartimento relativo. «Nel 2023 - spiega a LaCnews24 - gli accessi sono stati 52.500 rispetto ai 47mila circa dell'anno precedente. Di contro numerosi colleghi (4 o 5) sono venuti meno per ferie, malattie o pensione. Per fortuna ci è stato concesso di fare turni aggiuntivi ed al momento stiamo andando avanti così».
Sanità | Influenza e Covid, la combo natalizia si abbatte sulla Calabria: crescono gli accessi ai pronto soccorso, a fine anno il picco
Una situazione assai stridente rispetto alle necessità quotidiane di un presidio sempre punto di approdo per gli utenti della Calabria centrale, quindi non solo del Catanzarese ma di altri vasti comprensori, come il Soveratese, il Lametino, il Crotonese ed il Vibonese.
«Nel primi giorni dell'anno peraltro - aggiunge l'alto dirigente medico - il picco influenzale, il ritorno del Covid e qualche ferito del Capodanno hanno mandato in maggiore affanno tutti i reparti che sono ormai al completo: solo nella zona Obi (Osservazione breve intensiva) ci troviamo con 10/15 barelle in più e tanta gente che attende di essere ricoverata».
Il primario ha un consiglio per chi in questo periodo avverte i sintomi di Covid e influenza: «Stare a riposo, antipiretici quando necessario; per gli anziani e bambini elevata idratazione. Di sicuro evitare di intasare i pronto soccorso ma rivolgersi ai medici curanti». Uno spiraglio positivo si intravede: molto presto i 6 posti OBI diventeranno 16 garantendo maggiore dignità ai pazienti e migliore capacità di assistenza logistica ai sanitari.