Ipotizzato nel corso degli ultimi mesi, criticato ancor prima della sua pubblicazione ufficiale, il decreto del commissario ad acta (Dca) della Sanità calabrese, nella fattispecie rispondente al nome del presidente della Regione Roberto Occhiuto, è alfine giunto a mettere ordine nella rete ospedaliera, riorganizzata al pari di quella dell’emergenza urgenza e delle reti tempo-dipendent, secondo criteri che, però, a Paola non sono piaciuti affatto ai promotori del Comitato per la difesa del diritto alla salute.

«Il Presidente della Regione Calabria ha pubblicato un nuovo atto, il Dca n. 78 del 26.03.2024, con il quale ha previsto, ufficialmente, il trasferimento del reparto di Chirurgia dall’Ospedale di Paola». Così Graziano Di Natale, ex consigliere regionale oggi  leader degli attivisti a difesa del nosocomio paolano, ha annunciato il cambiamento prossimo a verificarsi nel locale presidio che, per bacino d’utenza, copre l’intero quadrante meridionale della costa tirrenica cosentina. «Ora sarà battaglia - è il seguito del pensiero dell’avvocato che, nella precedente esperienza amministrativa cittadina, ha incarnato il ruolo di delegato alla sanità per conto del comune - perché occorre abbattere il muro dell’indifferenza e le connivenze su decisioni senza nessuna giustificazione logica».

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A breve dovrebbe essere annunciata la strategia con cui il comitato intende opporsi alla decisione commissariale, contro la quale sono già in programma iniziative di natura legale e incontri di piazza che potrebbero addirittura riverberare fino alla Festa del 4 Maggio, quando il presidente Occhiuto sarà in città per accendere la Lampada Votiva in onore del Patronato di San Francesco di Paola sulla Regione.

In attesa di veder concretizzato il piano con cui intenderà battagliare contro il Commissario Occhiuto, Di Natale si è comunque concesso un’amara riflessione sull’amministrazione comunale cittadina, la stessa che nel 2022 contribuì a far eleggere con una lista (La migliore Calabria) da cui vennero estratti ben 2 assessori e 3 consiglieri, di cui però - nella configurazione attuale della maggioranza a guida Politano - non è rimasta traccia, perché gli eletti in consiglio sono trasmigrati in altri gruppi (Vilardi addirittura in minoranza con Forza Paola Domani) mentre i delegati di giunta hanno rassegnato le dimissioni.

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«Trovo avvilente che sia stato convocato il Consiglio comunale della mia Città - ha chiosato il leader del comitato riferendosi al civico consesso del 28 marzo scorso - e non sia stata messa all’ordine del giorno la discussione circa la chiusura del reparto di Chirurgia. Ognuno rappresenta le istituzioni come meglio crede, questo è un pessimo modo».

«C’è una commistione tra forze politiche della stessa estrazione, del centrodestra - ha concluso Di Natale, facendo riferimento alla trasversalità della coalizione al governo di Paola, composta per la maggior parte da forze che sostengono Occhiuto - che pur di non andare contro al presidente della giunta Regionale, su un tema importante che è il diritto alla salute, stanno assopiti nell’azione politica. Ritengo che ci sia un atteggiamento incomprensibile, soprattutto da parte del primo cittadino che non sente l’esigenza di difendere la sua città e, soprattutto, il diritto alla salute dei cittadini».

Una data probabile per la prima manifestazione eclatante, potrebbe essere indetta per il prossimo 5 aprile.