La presenza sul nostro territorio dei medici cubani, come abbiamo già scritto, suscita un po’ di apprensione negli Stati Uniti che verso Cuba hanno messo in atto un embargo che dura da decenni. Nel marzo scorso la diplomazia Usa ha chiesto alla Calabria, tramite il tavolo Adduce, se stipendi e contratti dei medici cubani impiegati negli ospedali calabresi possono aggirare l’embargo imposto all’isola caraibica. Gli Usa erano interessati agli stipendi e soprattutto alla stipula del contratto, cioè se fosse stato sottoscritto con i medici oppure con l’agenzia Comercializadora de Servicios medicos cubanos.

La risposta è arrivata direttamente dal governatore Roberto Occhiuto. «Noi paghiamo i medici cubani per un “arruolamento” di due anni – spiegò Occhiuto al Corsera - e non la società. La loro retribuzione è di 4.700 euro lordi mensili».

«I loro curriculum – continuò Occhiuto – sono stati vagliati dal Consolato italiano a Cuba che li ha esaminati con attenzione, prima di dare il nullaosta al trasferimento temporaneo, in Italia». I rapporti tra il Consolato americano e la Regione Calabria «sono ottimi».

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Speriamo che la spiegazione sia stata ritenuta sufficiente dagli Usa perché intanto emergono nuovi costi e nuovi particolari sulla permanenza in Calabria di questi sanitari. In particolare i primi 52 medici arrivati da noi hanno alloggiato dal 28/12/2022 al 21/01/2023 presso la caserma “Luigi Settino” del Primo Reggimento Bersaglieri di Cosenza. Proprio in questo periodo, infatti, i medici hanno partecipato al corso di miglioramento linguistico, medicina legale e organizzazione del sistema regionale e nazionale presso l’Università della Calabria.

Oggi è venuto il momento di pagare il conto e così dal Dipartimento della Salute sono state emanate una serie di delibere. La prima prevede il pagamento a favore di una lavanderia cosentina di euro 2.483,31 (iva inclusa) per “il servizio di lisciviatura della biancheria (kit lenzuola, federe cuscino, coperte, asciugamani e teli da bagno)”. Una seconda (la n° 8320 del 14/06/2023), invece, va a saldare il servizio “di squatteria mensa e pulizia locali offerto al gruppo medici cubani” per un importo complessivo di euro 10.752,93 (iva inclusa). Infine ve ne è una terza (la n° 8319 del 14/06/2023) in cui viene saldato il servizio di bar per la somministrazione delle prime colazioni ai medici cubani per un importo complessivo di 2.910 euro. Il problema ovviamente non sono i costi, che in questo caso sono di poco superiori ai 16mila euro, ma l’opportunità di ospitare i cubani in una caserma operativa quale quella di Cosenza. Chissà che ne pensano i cugini americani.