La sanità (e i suoi disservizi) tengono costantemente banco nella nostra regione. Oltre alla carenza di risorse e personale, si aggiunge il peso della burocrazia a complicare ulteriormente la situazione. 

L’ospite di oggi a Dentro la notizia, il format di LaC condotto da Pierpaolo Cambareri, è allora Annamaria Stanganelli, Garante regionale della salute, che con la sua azione istituzionale si impegna a portare un po’ di luce a panorama che presenta tante ombre: «C’è uno spaccato tra diritti negati e speranze ritrovate e si intravedono sicuramente spiragli di luce. Con l’istituzione del garante regionale della Salute nel 2022, ruolo affidato proprio a me, si è già creata una certa discontinuità rispetto al passato ed è stato dato a cittadini, associazioni e personale medico un punto di riferimento».

Quanto è difficile dare concretezza alle richieste e alle segnalazioni? Stanganelli, nel suo ruolo recentemente istituito, ha sottolineato l’importanza dell’ascolto: «Ho cercato di agire sempre in modo costruttivo, entrando in empatia prima di tutto con il cittadino, con i familiari. Nonostante la Calabria stia facendo dei passi in avanti rispetto al passato, sussistono delle difficoltà. Le criticità hanno spesso a che fare con una rete ospedaliera che è spesso inadeguata rispetto agli standard di riferimento e alle necessità assistenziali, carenza di posti letto, disuguaglianza all’accesso alle cure nelle diverse aree della nostra regione. 

Ci sono poi criticità che riguardano il paziente oncologico che non riesce ad accedere a una determinata prestazione o servizio per lunghi tempi di attesa».

Diventano, in questo contesto, importanti anche le giuste dotazioni tecnologiche: «Diverse aziende sanitarie stanno cercando di implementare nuovi servizi e strumenti. La telemedicina e l’intelligenza artificiale sono, in tal senso, fondamentali per garantire l’assistenza sanitaria ai cittadini residenti in aree remote, ma anche per consentire la tracciabilità dei dati relativi al cittadino. Chiederemo ai sindaci della nostra regione un censimento delle persone con fragilità per intercettare i bisogni di tutti».

Il Garante regionale della salute ha recentemente presentato i risultati del suo mandato in un libro dal titolo “Portami al mare”, scritto a quattro mani con il giornalista Domenico Latino: «Abbiamo cristallizzato, attraverso il racconto di dieci storie, quello che è stato il viaggio del garante della salute per le vie della Calabria fra diritti negati e speranze ritrovate. Il perché del titolo è spiegato già in copertina: c’è una macchina in viaggio, con un bambino seduto dietro. Quel bambino è Mariano, paziente affetto da diabete insipido che lo porta a pesare 150 chili. Noi ci siamo impegnati fortemente affinché potesse ottenere sua carrozzina, e ci siamo riusciti, ma le sue difficoltà gli impediscono di condurre una vita normale e fare le cose che tutti fanno, come andare al mare. “Portami al mare” rievoca allora quel senso di libertà perduto, che noi però vogliamo restituire».