«Dobbiamo costruire le condizioni affinché il territorio torni all'ordinarietà». Così il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha commentato la recente sentenza della Corte Costituzionale che ha in parte dichiarato incostituzionale il decreto Calabria bis.

Questa mattina il rappresentante del governo è in visita in Calabria. Giunto intorno alle 10 alla Cittadella regionale ha incontrato il presidente della Regione Nino Spirli e il commissario ad acta Guido Longo. Sul superamento del commissariamento per Costa «l'impegno del governo è accompagnare i territori verso una normalità. I commissari servono per affrontare situazioni straordinarie, dobbiamo assolutamente ridare ai territori la possibilità di governare la sanità. L'obiettivo primario è dare ai calabresi  una sanità di qualità e accessibile».

«L’obiettivo è fare in fretta per garantire le migliori condizioni» ha poi aggiunto con riferimento all’invio di personale che adesso il Governo dovrà inviare in Calabria a supporto del commissario ad acta, Guido Longo.

«Io condivido in pieno le sollecitazioni del presidente Spirlì, io credo che la sanità della Calabria debba tornare ai calabresi e alle istituzioni democraticamente elette. Credo che il Governo debba fare anche una riflessione tra quella che è una gestione del passato – che sicuramente deve essere sanata – ma non si può vincolare questo ad un ritorno alla normalità. Io credo che sia giusto separare i due obiettivi. In Calabria c'è bisogno di ripartire con gli strumenti adatti e con chi è legittimato a programmare la sanità delle Regioni. Pensare di far questo portandosi dietro un fardello di 10 anni di una situazione complicata e difficile significa non voler dare una prospettiva a questa regione».

Scuola e green pass

E sulla campagna vaccinale ha aggiunto: «Noi con una nota del commissario Figliuolo abbiamo chiesto alle Regioni di conoscere entro il 20 di agosto i docenti che ancora non si vogliono vaccinare e confidiamo in questi giorni di poter fare una opera di sensibilizzazione per far comprendere a questi concittadini quanto sia importante la loro vaccinazione. È chiaro che se il problema dovesse persistere io credo che prevedere l’obbligo per il personale scolastico sia un’ipotesi assolutamente da prendere in considerazione ma come ultima ratio. Per quanto riguarda la vaccinazione dei più giovani anche questo è un elemento importante perché se è vero che i giovani pur contagiandosi possono non avere conseguenze gravi, è altrettanto vero che permettono al virus di continuare a circolare. Mi auguro che anche sui giovani ci sia una presa di coscienza e un’assunzione di responsabilità, soprattutto per i minorenni da parte dei genitori. C’è una ipotesi sul tavolo l’introduzione del green pass per le scuole, è una decisione che eventualmente valuteremo e prenderemo nelle prossime ore».