Il dato viene evidenziato nel computo stilato dal matematico del Cnr Giovanni Sebastianini. Ma l'incidenza dei contagi ogni 100mila abitanti resta elevata in tutta Italia (ASCOLTA L'AUDIO)
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«Contagi e ricoveri in calo». Il commissario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, ha ribadito quello che si è riscontrato nei dati ufficiali dell’ultima settimana sull’evolversi della pandemia in Italia. Ciò è indicato anche nei calcoli del matematico Comitato nazionale delle ricerche (Cnr), Giovanni Sebastiani, che confermano la discesa della «curva dei nuovi casi di Covid in circa due terzi delle province italiane» e «solo in alcuni casi si rileva una situazione di stasi oppure di crescita debole o frenata», ma «ovunque i valori dell'incidenza ogni 100mila sono ancora elevati».
Negli scorsi giorni avevamo notato come la situazione in Calabria fosse in controtendenza rispetto al quadro generale nazionale. E proprio analizzando le stime del professore del Cnr ci si accorge che questo dato, nelle cinque province, è vero e verificato. Infatti, Sebastiani, informa che i contagi «dopo una fase di discesa dopo il picco sono ora in debole crescita a Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia», e «in crescita a Crotone». I numeri dell’incidenza dei contagi ogni 100mila più alti si registrano nelle provincie di Vibo Valentia (1.143) e Crotone (1.195), seguono Reggio Calabria (976) e Catanzaro (612). Si “salva” Cosenza (165) che, nel computo stilato dal matematico del Cnr, è l’unico territorio in cui il dato è sotto i 500 casi.
Il dato nazionale provincia per provincia
Dopo avere oltrepassato il picco, la curva sta scendendo in tutte le province dell'Emilia Romagna, tranne Ferrara, in tutte quelle lombarde, in tutte quelle marchigiane meno Macerata, in tutte le province piemontesi, in quelle toscane e nelle province autonome di Trento e Bolzano, ad Aosta, Pordenone, Trieste, Udine, Roma, Isernia e Nuoro; la curva continua a scendere in tutte le province liguri e in quelle di Pescara e Teramo; si rileva una discesa debole a Chieti e Perugia; hanno da poco superato il picco Gorizia e Macerata; sono in discesa frenata dopo aver oltrepassato il picco Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Rieti, tutte le province pugliesi, Oristano; dopo una fase di discesa dopo il picco sono ora in debole crescita Cosenza, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Salerno, Campobasso, tutte le province siciliane meno Enna e Messina, dove la crescita non è debole; in fase di stasi tutte le province venete, L'Aquila, Ferrara, Latina, Viterbo, Terni; in crescita frenata sono Matera e Frosinone; in debole crescita Potenza e Catanzaro; in crescita Crotone, Cagliari, Sassari, Sud Sardegna.