Nella giornata di ieri la centrale operativa del 118 è stata contattata telefonicamente da Bisignano, il tutto è risultato poi essere uno scherzo. Soltanto l'ultimo episodio in ordine di tempo di una gestione non oculata del delicato servizio
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Domenica 21 luglio, ore 15. Alla centrale operativa del 118 di Cosenza arriva una richiesta di soccorso: un ragazzo di 15 anni ha perso i sensi e sembra non respirare. L'operatore prende nota dell'indirizzo e, senza attendere che sul posto giunga prima un'ambulanza, allerta l'elisoccorso che si alza in volo diretto a Bisignano.
L'equipe medica di bordo, dopo l'atterraggio presso un campo di calcio, raggiunge, non senza difficoltà, la via indicata. Nell'abitazione pare non esserci nessuno, il timore è quello che il ragazzo possa trovarsi da solo dentro casa e i vigili del fuoco valutano l'ipotesi di sfondare la porta. Intanto, grazie alla collaborazione dei vicini, i soccorritori riescono a contattare i genitori del presunto paziente: sono in campagna a prendersi cura dell'orto, confermano di avere un figlio di 15 anni che, però, non ha avuto alcun malore.
In un attimo tutto diventa chiaro: si è trattato di uno scherzo, di un maledetto scherzo, che ha impegnato l'elisoccorso per due lunghissime ore, in una domenica di fine luglio contrassegnata da bollino rosso.
«Abbiamo provato a ricontattare il numero di telefono dal quale è partita la richiesta di aiuto, ma non ha risposto più nessuno». Questa la versione ufficiale fornita dalla Centrale operativa del 118.
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