Iniziativa congiunta dell’Asp e dell’Inpm, l’Istituto Nazionale Migranti e Povertà vigilato dal Ministero della Salute. Il servizio erogato nella struttura polifunzionale di Via Popilia
Tutti gli articoli di Sanità
PHOTO
I medici di famiglia ed anche le associazioni del terzo settore avranno il compito fondamentale di veicolare soggetti fragili, disagiati ed in difficoltà economiche nell’ambulatorio di oculistica sociale ubicato nella sede Asp di Via Popilia a Cosenza, dove saranno erogate cure gratuite, in forza di una partenership attivata dall’Azienda sanitaria con l’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà.
Attrezzature all’avanguardia
L’ente pubblico, vigilato dal Ministero della Salute, ha messo a disposizione nuove attrezzature per l’ammodernamento delle tecnologie già disponibili, con la relativa formazione del personale. Diecimila euro annui la soglia limite del reddito Isee per accedere alle prestazioni dedicate ai meno abbienti. Tra gli obiettivi anche quello di incrementare la prevenzione delle malattie oculari, spesso completamente asintomatiche e però gravemente invalidanti nel momento in cui si manifestano. Alla cerimonia di entrata in funzione del servizio sono intervenuti tra gli altri, il direttore generale dell’Inmp Cristiano Camponi, il direttore sanitario dell’Asp di Cosenza Martino Rizzo, il direttore del distretto Cosenza-Savuto Sisto Milito, il direttore del poliambulatorio di Via Popilia Giuseppe Mastroberardino.
Occhiali gratuiti
Il valore aggiunto di questo progetto è determinato dalla fornitura gratuita anche degli occhiali: «Questo potenziamento – ha ricordato Cristiano Camponi, direttore generale dell’Inpm – è frutto di un confronto tra i nostri oculisti, i nostri professionisti e quelli dell’Asp. Il nostro target sono i vulnerabili socioeconomici. Intendiamo raggiungerli con un approccio di medicina di iniziativa per riportarli all'interno dell'Organizzazione del Servizio sanitario nazionale. È importante rivolgersi proprio ai vulnerabili in questa particolare branca, perché alcuni disturbi non danno segnali prematuri per cui si tende a trascurare i controlli della prevenzione. Soprattutto forniremo occhiali gratuiti ai soggetti rientranti nel target Isee prestabilito».
Equità dell’assistenza sanitaria
L’ambulatorio sociale di oculistica, sostengono i vertici dell’Asp, rappresenta inoltre «una risposta concreta al problema delle disuguaglianze nella salute visiva, contribuendo a migliorare la qualità di vita delle persone altrimenti escluse dall’assistenza sanitaria in linea con l’esigenza di garantire equità e diritto alla salute per tutti, a maggior ragione per categorie particolari quali appunto migranti o persone in condizioni di povertà».