VIDEO | Nessuna traccia dei nuovi mezzi nel frattempo quelli attuali a forza di “rattoppi” perdono pezzi. Nel mese di agosto saranno diversi i giorni in cui non avranno a bordo un professionista in grado di intervenire
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Un’estate di vera e propria emergenza quella che sta vivendo il servizio 118 nell’Asp di Catanzaro. Dopo l’annosa questione della restituzione delle indennità percepite negli ultimi dieci anni, che ha visto diversi camici bianchi lasciare il settore e un processo essere istruito, ora uno dei servizi più delicati della sanità continua a barcollare tra turni demedicalizzati e mezzi vetusti che non sarebbero stati sostituiti a dispetto degli annunci del commissario prefettizio dell’Asp Luisa Latella.
È successo così che sabato scorso sia rimasta per strada l’ambulanza di Soveria Mannelli. Ieri la postazione di Falerna è rimasta senza medico, in caso di chiamata il mezzo sarebbe arrivato solo con infermiere e autista.
Due giorni fa per un guasto l’ambulanza da Catanzaro non riusciva a raggiungere Lamezia Terme il cui territorio rimaneva così affidato in toto al mezzo della postazione del Reventino perché quella del Giovanni Paolo II era in officina per un portellone rotto.
I turni di agosto sono poi pieni di postazioni demedicalizzate con gravi potenziali ripercussioni. La situazione è allarmante tra ambulanze che rischiano di non arrivare a destinazione e altre che, se pur lo facessero, non avrebbero a bordo un professionista in grado di intervenire in maniera rapida ed efficace.
Sulla questione ha preso posizione anche il consigliere regionale Francesco Pitaro il quale ricorda che «il direttore generale del dipartimento Salute Giacomo Brancati, in un incontro con il commissario Longo, aveva garantito che subito dopo il 22 luglio avrebbe convocato un tavolo per raggiungere in tempi rapidi un esito finale positivo, ma ad oggi tutto tace. La parola data è però incredibilmente disattesa, avvalorando, ancora una volta, che una burocrazia inadempiente e autoreferenziale acutizza i problemi della Calabria».