Nello scontro perenne tra Regione e Commissari alla Sanità è ancora una volta la prima ad avere la meglio. Questa volta l'elemento della disputa è la convenzione Agenas. Una convenzione quella con l'agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali che è costata alle casse calabresi 200 mila euro annui e che ora è stata bocciata. L'accordo tra le parti, ha deciso il Consiglio di Stato,  potrà proseguire solo se l'Agenzia  presterà la sua consulenza a titolo gratuito.

 

La sentenza dell'organo che segna l'ultimo grado della giustizia amministrativa afferma che  il quadro normativo in cui è inserita non permette all'Agenas di stringere accordi con le regioni dietro remunerazione economica perché,  si legge nella deliberazione , "le attività a supporto delle Regioni sono ricomprese nel novero delle competenze, dei compiti e degli obblighi assegnatile dalla legislazione relativa ai Piani di rientro dai disavanzi del settore sanitario».

 

Inoltre, specifica l'organo della magistratura, i 200 mila euro annui programmati non fanno altro che dare un ulteriore stangata alle casse già disastrate della Regione.

 

La convenzione era stata già sospesa a luglio quando i giudici avevano preso in considerazione le motivazioni avanzate dall'avvocatura regionale. Per la Regione si tratta di una vittoria importante. Specie in considerazione del fatto che quando a maggio il delegato alla Sanità Franco Pacenza annunciò di voler impugnare la convenzione, la risposta di Scura fu la riconferma della convenzione nel successivo decreto di giugno.