Sulla nuova convenzione tra Agenas e Regione Calabria, imposta a pagamento dalla struttura commissariale per il rientro dal disavanzo sanitario calabrese, la deputata M5s Dalila Nesci ha presentato un esposto alla magistratura ordinaria e contabile, invitando il dg del dipartimento regionale per la tutela della salute, Riccardo Fatarella, a determinarsi contro l'accordo.

 

«La vicenda in questione – attacca la parlamentare 5 stelle – è l'ennesimo abuso della struttura commissariale, che ancora una volta ha scavalcato la Regione Calabria pensando di potere tutto. Nel caso specifico, poi, c'è una netta posizione di conflitto del sub-commissario, Andrea Urbani, che è contemporaneamente revisore contabile di Agenas e che dalla Regione riceve uno stipendio non lontano dai 200 mila euro all'anno». «Stavolta ho scelto – spiega la parlamentare – di non interrogare i ministri vigilanti, della Salute e dell'Economia, perché in ogni caso se la suonano e se la cantano come vogliono, interpretando le norme in base alle comodità del momento e spremendo la Regione come un limone. Nello specifico ai calabresi si chiedono ancora montagne di migliaia di euro, perché per il governo Renzi l'America sta qua, dal Pollino allo Stretto».

 

«La storia del piano di rientro dal disavanzo sanitario calabrese – incalza l'esponente 5 stelle – è piena di contraddizioni, finzioni, forzature e pasticci, con le spese a carico dei calabresi, che non c'entrano nulla coi giochi di palazzo. Mi auguro che la magistratura intervenga al più presto e che la Regione Calabria tiri fuori i muscoli e non si sdrai ancora davanti al governo». «Il Movimento 5 stelle – conclude Nesci – prosegue nel controllo degli atti della struttura commissariale, nella denuncia delle irregolarità e nella proposta costruttiva, come dimostra la legge d'iniziativa popolare sul riassetto istituzionale della sanità calabrese».