Previste sedute straordinarie mattutine e pomeridiane. Al personale medico e infermieristico sarà riconosciuto un compenso fino al 31 dicembre 2025
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Il 75% delle prestazioni ambulatoriali programmabili da erogare nella provincia di Catanzaro supera i quattro mesi. È questo il dato da cui parte l’Azienda sanitaria provinciale catanzarese nell’adottare il piano di abbattimento delle liste d’attesa deliberato nei giorni scorsi dall’ente sanitario.
La pianificazione – firmata dal commissario straordinario Antonio Battistini – prende le mosse infatti da un monitoraggio dei tempi impiegati dall’azienda ad erogare visite specialistiche e prestazioni strumentali con classe di priorità programmabile. In teoria, questa tipologia di accertamento clinico dovrebbe essere assicurato entro 90 giorni, quindi tre mesi. Ma in quasi tutte le branche specialistiche superano di gran lunga quel termine.
Lo stato dell’arte è stato fotografato dalla stessa Asp che ha compiuto un monitoraggio sulle prestazioni prenotate a partire dal 1 gennaio 2025: 10.542 prime visite di cui 8mila superano i 120 giorni d’attesa e le restanti 2.500 si attestano su una tempistica inferiore (il 76% dei casi); su 12.769 controlli 9.754 superano i quattro mesi, la restante parte sono inferiori (il 76% dei casi); e infine su 19.643 esami strumentali ben 14.442 superano i 120 giorni d’attesa (il 74% dei casi).
«Dall’esame è emerso che le criticità riguardano la maggior parte delle branche specialistiche» conclude l’Asp che, quindi, vara una strategia per ridurre i tempi d’attesa sulla scorta delle risorse ripartite dalla Regione. All’Azienda sanitaria sono stati appositamente assegnati due milioni e trecentomila euro per svolgere le attività di recupero che si svolgeranno mediante prestazioni aggiuntive. È prevista, inoltre, «una maggiore capillarità sul territorio per le prestazioni specialistiche» e una «valutazione dell’appropriatezza prescrittiva».
Innanzitutto si chiederà disponibilità al personale medico e infermieristico, inclusi i medici cubani, a svolgere sedute mattutine o pomeridiane, prevista la redazione di agende per il ricollocamento dei pazienti la cui prenotazione presenta un maggiore delta tra data di richiesta e data di erogazione e l’apertura delle accettazioni nelle giornate dedicate all’abbattimento delle liste d’attesa per garantire la regolarizzazione delle richieste.
Al personale che deciderà di aderire al progetto verrà riconosciuto un compenso orario di 80 euro per i medici, 40 euro per gli infermieri e tecnici e 20 euro per gli operatori sociosanitari fino a dicembre 2025.