Si è conclusa la prima fase di sperimentazione del vaccino anti-Covid messo a punto dallo Jenner Institute della Oxford University con la partnership dell'azienda italiana Advent-Irbm di Pomezia. I test sono stati eseguiti su 510 volontari, i quali ad oggi risultano stare bene. Ad annunciarlo il presidente Irbm Pietro Di Lorenzo.

La sperimentazione su uomo era partita lo scorso 23 aprile, in Gran Bretagna. A 510 persone sane è stato somministrato il candidato vaccino, mentre su altre 510 si è proceduto con la somministrazione di una soluzione placebo. Buoni i risultati ottenuti, al punto che si partirà subito con la seconda fase della sperimentazione, che si concluderà a settembre e avrà un bacino di volontari più ampio: ben 3000 persone. Se gli esiti saranno positivi, fanno sapere dall’azienda di Pomezia, per dicembre sarà possibile avere le prime dosi.

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Nelle scorse settimane, la multinazionale farmaceutica AstraZeneca era entrata nella squadra, stringendo un accordo con lo Jenner: sarà responsabile dello sviluppo, della produzione e distribuzione del vaccino a livello mondiale. L’obiettivo è quello di essere pronti con 100 milioni di dosi entro la fine dell’anno, per poi ampliare ancor di più.

 

Si tratta comunque di uno degli oltre 100 vaccini anti-coronavirus in fase di sperimentazione in tutto il mondo. Secondo i dati forniti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, solo otto di questi sono già stati testati sull'uomo.