Si tratta di soggetti immunodepressi, con patologie oncologiche, dializzati o trapiantati. Diversa la dose booster che sarà somministrata dopo almeno sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale
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Sono 10 le categorie di pazienti che potranno ricevere una terza dose 'addizionale' di vaccino anti-Covid: trapiantati di organo solido in terapia immunosoppressiva; trapianto di cellule staminali ematopoietiche; attesa di trapianto d'organo; terapie a base di cellule T; patologia oncologica; immunodeficienze primitive; immunodeficienze secondarie; dialisi e insufficienza renale cronica grave; pregressa splenectomia; Aids. Lo stabilisce la circolare del ministero della Salute. Si potrà utilizzare come dose addizionale uno qualsiasi dei 2 vaccini mRNA autorizzati: Pfizer nei soggetti di età ≥ 12 anni e Moderna in d'età ≥ 18.
Vaccini, la dose booster
La circolare del ministero sulla terza dose aggiuntiva di vaccino anti-Covid distingue dunque tra dosi 'addizionali' e dosi cosiddette 'booster'. Per dose addizionale, si legge, «si intende una dose aggiuntiva di vaccino a completamento del ciclo vaccinale primario, somministrata al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria». Per dose "booster", invece, «si intende una dose di richiamo dopo il completamento del ciclo vaccinale primario, a distanza di un determinato intervallo temporale, somministrata al fine di mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria, in particolare in popolazioni connotate da un alto rischio, per condizioni di fragilità che si associano allo sviluppo di malattia grave, o addirittura fatale, o per esposizione professionale». La dose "booster" va somministrata dopo almeno sei mesi dall'ultima dose.
La differenza con la dose addizionale
Al momento, in base alle indicazioni del Cts, precisa la circolare, «si considera prioritaria la somministrazione della dose addizionale nei soggetti trapiantati e immunocompromessi». Ferma restando la priorità del raggiungimento di un'elevata copertura vaccinale con il completamento dei cicli attualmente autorizzati, «sarà definita la strategia di somministrazione di una dose "booster" di vaccino a m-RNA (Comirnaty di BioNTech/Pfizer e Spikevax di Moderna) in favore di ulteriori gruppi target, a cominciare da quelli sopra menzionati, tenendo conto delle evidenze scientifiche e dell'evoluzione dello scenario epidemiologico».