La proliferazione è avvenuta all'ombra del mancato controllo e si è estesa fino a diventare un problema gestionale e poi economico-finanziario. Un problema però che pesa sulle casse asfittiche dell'azienda sanitaria provinciale di Catanzaro per ben sei milioni di euro. Somma che adesso la commissione straordinaria, insediata a seguito dello scioglimento dell'ente per infiltrazioni mafiose, intende recuperare attraverso la riorganizzazione del servizio di continuità assistenziale. Si tratta della cosiddette guardie mediche che hanno raggiunto numeri astronomici sul territorio. Basto pensare che se ne contano sessanta in una provincia che possiede ottanta comuni.

 

Guardie mediche poco utilizzate 

E a giudicare dai pareri dei cittadini oltre che costose, le guardie mediche sembrano anche poco utilizzate. Attive solo durante le ore notturne quando per le emergenze i pazienti preferiscono di gran lunga raggiungere l'ospedale. Un dato non di poco conto dal momento che al di là del costo economico per legge non potrebbero esserne istituite più di diciotto. La proposta trasmessa nei giorni scorsi dalla commissione straordinaria alla Regione Calabria prevede invece il mantenimento di 26 postazioni con un taglio di 34.

 

 

Luana Costa