La struttura medico-scientifica sorgerà all’interno dell’Università degli studi Magna Graecia. Si tratta di un centro specializzato nella raccolta e conservazione di materiale biologico e nella ricerca
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«Catanzaro sarà tra le prime città del Sud ad avere una Banca Biologica multidisciplinare per la conservazione degli organi e la ricerca. Sono orgoglioso di poter annunciare che l’importante struttura medico-scientifica sarà realizzata all'interno dell'Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro, nell’edificio delle Bioscienze, e rappresenterà un tassello di assoluta rilevanza nel percorso mirato a far crescere il capoluogo di Regione quale città della salute e della ricerca». Lo afferma il sindaco Sergio Abramo nell’evidenziare la futura nascita a Catanzaro di un centro specializzato nella raccolta e nella conservazione di materiale biologico umano per i trapianti, la diagnosi e la ricerca.
«Ringrazio il rettore dell’Umg, Giovambattista De Sarro - commenta il sindaco - per aver dato l’accelerazione finale al progetto che vedrà l'apertura dei cantieri nei primi giorni di settembre. Proprio dopo la pausa estiva i lavori saranno presentati ufficialmente in un incontro pubblico alla presenza di tutte le realtà coinvolte. L’opera – che nella parte produttiva vedrà sorgere ben quattro laboratori - con le sue diverse ricadute di ordine medico e scientifico, segnerà un importante traguardo dell’Università Magna Graecia di Catanzaro contribuendo ad arricchire l’offerta scientifica e tecnologica dell’Ateneo».
La realizzazione della Banca è stata affidata all'impresa catanzarese Alfieri Costruzioni srl in Ati con la società Siad Healthcare, multinazionale del settore, attraverso un appalto integrato la cui complessa procedura di gara è stata curata dal Rup Rosario Puntoriero, dirigente dell’Umg. «Una realtà che porterà la firma di professionisti catanzaresi grazie alla consulenza, in fase di progettazione, fornita da un raggruppamento guidato dallo Studio Macrì Tecnici Associati dell’Ingegnere Domenico Macrì e dell’Architetto Giuseppe Macrì insieme allo studio tecnico Roberto Merante e Patrizia Merante, l'architetto Eros Corapi, l'ingegnere Saverio Modugno e il giovane architetto Deborah Procopio. Un grande lavoro di squadra – conclude Abramo - che sono certo vedrà presto produrre i suoi frutti a beneficio della comunità universitaria, del territorio calabrese e dell’intero Meridione».