Si chiama Dat, Disposizione anticipata di trattamento, ma si legge “testamento biologico”, ed è una delle novità legislative che ha dato facoltà ai cittadini di formulare indicazioni sulle terapie da ricevere nel caso in cui non si fosse nelle condizioni di comunicarle. Uno strumento che in Calabria hanno adottato in pochissimi. Tra questi il Comune di Caulonia, recependo le istanze di alcune associazioni.

«Un grande strumento di civiltà che da oggi siamo in grado di offrire ai cittadini cauloniesi - commenta il sindaco Belcastro - Un modo per tutelare la loro dignità senza che sia intaccato in nessun modo il diritto alla vita nel pieno rispetto della Costituzione. Il testamento biologico - conclude il primo cittadino - potrà essere presentato in maniera semplice attraverso una dichiarazione libera e volontaria».

Da quando il registro è stato istituito, sono già parecchie le richieste pervenute in municipio. Un’impennata dovuta anche al fatto che depositare l’atto non comporta alcun costo. «Andremo a ricevere dai maggiorenni che hanno la capacità di intendere e di volere il loro biotestamento – spiega Stefania Cavallo, responsabile dell’ufficio anagrafe - Le domande pervenute sono tante e appena partirà l’iter ci organizzeremo con le trascrizioni».

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