Un ospedale che perde pezzi, stretto nella morsa di una pianta organica ridotta all’osso. Dopo la chiusura degli ambulatori di Cardiologia e Pneumologia all'ospedale di Lamezia, anche quelli di Ginecologia da lunedì non saranno più operativi (per i dettagli LEGGI QUI). Stop pure per i corsi preparto. 

Mancano i medici

Una scelta “dovuta” fanno sapere, troppo poco il personale per riuscire a garantire un buon funzionamento del punto nascita e allo stesso tempo le visite. Circa mille i piccoli che ogni anno nascono nel Giovanni Paolo II con punte anche di dieci al giorno e medici costretti a non prendere ferie per non bloccare il sistema.

Un sistema male oliato e a cui basta poco per andare in tilt. Basti pensare che il Consultorio Familiare, che dovrebbe essere spalla dell’ospedale, ha solo un ginecologo e la malattia di un’ostetrica ha portato alla sospensione dei corsi preparto.

Paradossi tutti calabresi che mettono sullo stesso piano eccellenze mediche e mancanza dei presupposti base per operare adeguatamente, spingendo sempre di più verso la sanità privata, per chi può permettersela.

L'ospedale di Lamezia in difficoltà

«È venuto a mancare l’ennesimo medico – spiega a laC News 24, il direttore sanitario Antonio Gallucci - ci troviamo in una situazione di difficoltà concreta che spero presto possa essere risolta».

Diagnosi prenatale e morfologiche saranno garantite solo fino a gennaio, poi il blocco sarà totale. Lunedì è previsto un sit in di protesta davanti l’ospedale e in contemporanea il sindaco Paolo Mascaro, insieme all’assessore alla sanità e al presidente del consiglio, incontrerà il personale del presidio per poter concertare interventi che possano migliorare il livello di assistenza».