Il deputato 5s: «Siamo ancora all'anno zero. Non ci saranno speranze di riprese finchè il merito continuerà ad essere un problema»
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Medici capaci costretti a lasciare la nostra terra. È l'allarme lanciato da Francesco Sapia, deputato M5s, della commissione Sanità: «Le dimissioni del dottor Massimariano Bisignani dalla direzione dell’Ortopedia dell’ospedale di Castrovillari - specifica in una nota - sono la riprova della diffusa miopia della politica nostrana, spesso nemica del merito e largamente sorda rispetto all’esigenza di limitare l’emigrazione sanitaria dalla Calabria, che costa 300 milioni all’anno».
L’esponente pentastellato aggiunge: «Un primario fa le valigie e nella regione cala il silenzio tombale, funzionale a nascondere le responsabilità politiche rispetto alle logiche gestionali dominanti, che da troppo tempo umiliano i tanti professionisti seri e capaci della sanità calabrese. Lo stesso silenzio - fa presente - si è registrato a proposito delle partenze di due validi specialisti: il neurofisiologo Matteo De Bartolo e il radiologo Giovanni Stamati, andati via dallo spoke di Corigliano-Rossano».
E l'elenco continua ad allungarsi: «Uguale mutismo - rileva - va annotato a proposito della Chirurgia ospedaliera di Crotone. Partito il primario Giuseppe Brisinda, rientrato al Gemelli di Roma in quanto costretto dal contesto, quali e quanti interventi si fanno- si chiede Sapia - in quella struttura calabrese? Qualcuno si è accorto che a rimetterci sono sempre i pazienti?».
Per il deputato 5s: «Siamo ancora all’anno zero. Per la sanità della Calabria non ci saranno speranze di ripresa, se intanto per volontà politica, basti pensare a quanto dovette subire il cardiochirurgo Attilio Renzulli, il merito continuerà ad essere un problema, una colpa da punire in maniera esemplare».